ZANETTI, UNA SCUOLA CALCIO PER I BIMBI DELLA CITTA’ VECCHIA (4 VIDEO)

Lo splendido progetto dell'ex calciatore dell'Inter assieme a Sport4Taranto

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(AGI) – – Una scuola di calcio per combattere la devianza dei minori, offrire ai ragazzi un luogo di aggregazione che educhi al rispetto dei valori e contribuire così al recupero sociale della città vecchia di Taranto. Racchiude questi obiettivi il progetto presentato oggi da Javer Zanetti, argentino, vice presidente dell’Inter, storico capitano della squadra nerazzurra, attraverso la fondazione Pupi, creata insieme alla moglie Paola, Sport4 Taranto e Asd Taranto vecchia dell’oratorio della chiesa di San Giuseppe, oratorio che sarà il luogo della scuola calcio. “Sembra lontano il tempo di quando abbiamo cominciato a parlare di questa idea con Dino Ruta, di Sport4 Taranto – dice – oggi siamo ad un punto di partenza importante”.

Ecco il video del suo intervento.

Il progetto lanciato oggi a Taranto è il primo al di fuori di Milano. “Quando ho smesso di giocare e l’Inter ha annunciato il ritiro della maglia, abbiamo fatto tante iniziative con delle associazioni su Milano, ma fuori di Milano questa è la prima che faremo – conferma Zanetti – speriamo di partire col piede giusto. Io non ho nessun dubbio perché conoscendo le persone di qui, sono convinto che possiamo fare delle belle cose per questi bambini”. Ma il mondo del calcio, può ancora trasmettere valori positivi e soprattutto educativi nei confronti dei bambini? “Certo e non soltanto del calcio – sostiene il calciatore – penso che anche altri settori dello sport possano fare delle iniziative insieme agli educatori, che poi sono quelli che lavoreranno insieme ai bambini. E trasmettere i valori a cui teniamo per uno sport sempre più bello”. Zanetti racconta del lavoro fatto con la fondazione in Argentina: “Siamo partiti da una realtà molto difficile, ma i risultati si vedono. Sono grato al mio Paese ma sono anche molto grato all’Italia che mi ha dato tanto”.

Scommette molto sulla valenza e sulla riuscita sociale del progetto il parroco di San Giuseppe, monsignor Emanuele Ferro, mentre per l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, presente oggi, “ Taranto non è una città agonizzante. Abbiamo seri e gravi problemi ma abbiamo tutte le possibilità per un cammino positivo partendo dal bene. I nostri ragazzini avevano bisogno di persone che diano una testimonianza”.

Ecco il video del suo intervento.

Dino Ruta, tarantino, docente in leadership e sport management all’Università Bocconi di Milano, ha annunciato che la scuola di calcio “parte con 30 bambini, età dai 9 ai 12 anni, durerà come le scuole di calcio da settembre a maggio, quindi ci prepariamo ora per settembre prossimo, ma vogliamo che questi numeri iniziali crescano. Dipenderà da quanti allenatori, maestri ed educatori avremo. C’é la possibilità di fare cose importanti, favorire una crescita tecnica e umana dei ragazzi, e dare anche un contributo alla crescita di Taranto e delle sue famiglie”. Lo abbiamo ascoltato.

 

Dopo la presentazione dell’iniziativa, Zanetti ha incontrato i ragazzi e le loro famiglie nella Cattedrale di Taranto, che è nella città vecchia. Domani mattina infine Zanetti incontrerà le scuole di Taranto.

Nel corso della giornata Zanetti ha parlato anche con il sindaco Rinaldo Melucci.

Il Sindaco ha testimoniato al campione argentino l’abbraccio di tutta la comunità ionica e assicurato a lui e al tarantino Ruta il pieno sostegno verso i numerosi progetti sociali che la Fondazione Sport4Talent guidata dalla famiglia Ruta – in collaborazione con la Fondazione PUPI di Javier e Paula Zanetti – intende avviare a Taranto, specie nelle periferie più sensibili.

Gratitudine per la scelta di Taranto e per l’impegno profuso in questo contesto l’Amministrazione comunale ha avuto modo di esprimerla anche nei confronti di Don Emanuele Ferro, tra gli organizzatori dell’evento odierno e coordinatore locale dei citati progetti, insieme ad Angela Ruta, attraverso i quali tutti gli attori si augurano di contribuire presto al contenimento del disagio dei più giovani e al rilancio delle loro aspirazioni, sportive, educative e persino professionali.

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