Volano stracci nel Partito Democratico dopo l’affermazione di Elly Schlein nel voto dei circoli a Taranto in vista delle elezioni primarie per il segretario.
Queste le dichiarazioni del sindaco Melucci, che sosteneva la mozione Bonaccini.
Leggo in queste ore tanti proclami sui risultati del congresso PD da esponenti della vecchia nomenclatura, che avrebbero molto da farsi perdonare col partito e la comunità ionica, per le distrazioni di questi anni.
Non mi interessa tanto, in questa sede, evidenziare che sul capoluogo ionico, dove abbiamo compiuto sacrifici immani per attrarre nuovi militanti, motivare i giovani e le donne e contrastare le scorrettezze di una disinvolta commissione congressuale, in definitiva, gli amministratori locali e i circoli che sostengono il programma di Stefano Bonaccini hanno doppiato la percentuale di Elly Schlein. Mi interessa, invece, esprimere tutto il rammarico per un congresso che, ancora una volta, non si addice a un partito che si celebra come democratico. Ricatti, minacce, ricorsi creativi, percentuali pilotate nei circoli in provincia, anche ad opera di profili istituzionali del partito, che dovrebbero dare il buon esempio e voltare pagina, invece che cercare spasmodicamente rendite di posizione. Tanto gli elettori sanno valutare da soli, anche con i listini bloccati.
No, non finga nessuno, non è un congresso unitario, possiamo ritenere saltati tutti i presunti accordi. Ha perso tutto il PD, speriamo che Stefano Bonaccini lo cambi in fretta. Sento di dover chiedere scusa a tutti i giovani tarantini che abbiamo coinvolto, parlando loro di un progetto nuovo, una piattaforma per loro.
In ultimo, al termine del suo mandato a Taranto, desidero ringraziare il commissario Antonio Misiani, nonostante sia stato attore protagonista di questo scempio.
Rinaldo Melucci
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