Due poliziotti del Commissariato Borgo, mentre percorrevano a piedi via Duomo in Città Vecchia, nei pressi dell’Università, hanno incrociato un uomo ed una donna che camminavano a passo svelto per i vicoli.
Pochi istanti sono stati bastati ai poliziotti per cogliere lo sguardo impaurito della donna e alcuni piccoli gesti, quasi impercettibili, che chiedevano aiuto.
Nel dubbio che quegli occhi impauriti e sbarrati potessero nascondere una ben più grave situazione, i poliziotti hanno deciso di fermarli per approfondire la questione.
L’uomo e la donna, risultati essere fratello e sorella di nazionalità macedone di 39 e 34 anni, sono stati accompagnati negli uffici della Questura con due Volanti diverse.
Proprio nel tragitto verso la Questura, la donna ha iniziato a liberarsi di un pesante fardello che da anni la costringeva ad una vita fatta di continue violenze da parte del fratello.
Dal suo racconto i poliziotti hanno accertato che l’uomo, abitualmente dedito al consumo di stupefacenti, ogni qualvolta aveva bisogno di denaro per acquistare la sua dose giornaliera di droga, assumeva atteggiamenti violenti con tutti i familiari, dai congiunti alla moglie anche in presenza dei figli minori, arrivando a malmenare chiunque gli capitasse davanti.
Giunti in Questura, la donna e la moglie del fratello, arrivata nel frattempo negli Uffici, hanno finalmente avuto la forza di denunciare i tanti mesi di violenze fisiche e psichiche di cui erano vittime.
Dopo aver accertato i fatti, i poliziotti della Squadra Mobile che avevano assistito le due donne e raccolto le loro denunce, su disposizione dell’ Autorità Giudiziaria competente, hanno notificato il provvedimento urgente di allontanamento del 39enne macedone dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone offese.
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