L’Unione sindacale di base di Taranto aderisce alla giornata internazionale di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori contro l’aumento dei costi energetici e il carovita che hanno già drasticamente impoverito milioni di persone, organizzando una manifestazione davanti alla Prefettura di Taranto, dalle ore 09.00 del 3 Ottobre 2022. Le conseguenze sociali della crisi del sistema liberista vengono scaricate interamente sui ceti popolari, sulle lavoratrici e sui lavoratori, sui pensionati ad opera di istituzioni nazionali e sovranazionali (Governo, UE e BCE) al servizio degli interessi dei grandi gruppi economici e finanziari, attraverso una classe politica complice e indifferente alle condizioni materiali di vita di milioni di donne e uomini.
Il fortissimo aumento dell’inflazione sta erodendo ulteriormente lo scarso potere d’acquisto dei salari e delle pensioni. Tutti i beni di largo consumo e anche i beni di prima necessità stanno aumentando ogni giorno, ma non è previsto nessun aumento degli stipendi, non si introduce un salario minimo che dia garanzie a milioni di lavoratori poveri, si attacca il reddito di cittadinanza che ha consentito a milioni di persone un minimo di sussistenza, si continua a misurare l’inflazione con l’indice IPCA che non contempla gli aumenti dovuti all’importazione di materie energetiche, che sono esattamente per la gran parte responsabili dell’aumento del costo della vita.
I provvedimenti del governo italiano finora sono stati assolutamente insufficienti e fallimentari, basti pensare ai bonus una tantum – un’elemosina di fronte all’enormità della crisi economica in atto – o all’incapacità di imporre una tassa sui giganteschi extra profitti delle grandi imprese energetiche, accumulati grazie alla speculazione sul prezzo del gas. In questo quadro, l’USB di Taranto ha deciso di realizzare questa iniziativa di lotta e di denuncia nell’ambito di una giornata di azione internazionale, per dare un segnale di opposizione alla speculazione e alle politiche imperanti di sfruttamento e impoverimento dei lavoratori e delle fasce più deboli della popolazione.
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