USB, “ARCELOR NULLA CAMBIA”

LA PREOCCUPAZIONE DEL SINDACATO DI BASE

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“Non si riesce a comprendere se quello del Governo è puro disinteresse o se non vi è ancora la piena consapevolezza dell’entità del problema”. Il coordinatore provinciale dell’Usb Taranto, Franco Rizzo, torna sulla vertenza Arcelor Mittal per rilevare che nulla cambia, nonostante il tempo che passa, nella gestione della spinosa vicenda.
“Le scuse addotte dalla multinazionale per giustificare i ritardi nel pagamento dei crediti maturati dalle aziende dell’appalto sono state diverse: prima la banca in Francia, poi fino a qualche giorno fa un sistema operativo obsoleto. Ora Arcelor Mittal starebbe adoperando un nuovo sistema ma la situazione non cambia. Qual è la scusa adesso?
Quel che più preoccupa è che di questo passo si rischia la catastrofe sociale.
Ricordiamo inoltre che per i lavoratori diretti è ripartita un’altra tranche di cassa integrazione. Come spesso accade, noi organizzazioni sindacali ne veniamo a conoscenza attraverso semplici comunicazioni, senza alcun confronto preliminare. A volte manca anche la comunicazione. Un atteggiamento irrispettoso che ormai è diventato consuetudine. Gli impianti intanto, privi di qualunque tipo di manutenzione, continuano a collassare. La situazione è al limite. E’ evidente che l’azienda utilizza la cassa integrazione per scaricare il costo dei dipendenti sulla comunità. Rivolgiamo quindi un appello in particolare ai ministri Patuanelli, Catalfo e Gualtieri perché facciano sentire con un intervento fattivo ed efficace la presenza e la vicinanza del Governo centrale non solo ai lavoratori ma a tutta la comunità jonica, in attesa ormai da troppo tempo di risposte decisive.
Siamo sempre più convinti che il passaggio obbligato sia l’accordo di programma con la previsione di una riconversione economica che dia dignità ai lavoratori, ma anche alla comunità”.
Franco Rizzo Coordinatore Usb Taranto

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