UN RISVEGLIO DEL FAUNO DA APPLAUSI (VIDEO)

Grande successo per il concerto diretto dal Maestro Nadir Garofalo

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Un“Risveglio del Fauno” da applausi a scena aperta. La 75ª stagione concertistica degli Amici della musica “Arcangelo Speranza” ha avuto l’onore di dare il via, dopo la cerimonia inaugurale, all’attività vera e propria del Teatro Comunale Fusco con la serata diretta dal Maestro Nadir Garofalo.

Il racconto della serata non può prescindere dalle emozioni. Dopo la vista della cornice elegante e minimalista del foyer, l’interno del teatro fa spalancare gli occhi come quando si ammira un orizzonte sul mare: le note dei musicisti volano come vento tra rami di un bosco incantato. Sensazione resa perfetta dai virtuosismi di Marta Lorenza Grieco, flautista, e della pianista Cinzia Decataldo, che hanno eseguito, in sequenza alternata, i brani di Claude Debussy “Syrinx” e “Rêverie”,  per poi unire la loro bravura nell’esecuzione delle “Tre miniature- Un gioco, Ninna Nanna, Nenia Grika”, tre piccoli brani, piccoli quadretti da esposizione, quasi a voler introdurre la figura del fauno che nel frattempo si aggira furtivo tra il pubblico in platea. Bella e originale l’idea di far camminare e ballare il fauno tra il pubblico, rimasto purtroppo poco visibile ad una parte degli spettatori.

Grazie alla partecipazione della ResExtensa dance company di Elisa Barucchieri, i due ballerini hanno voluto portare un scena una semplice, ma quanto mai efficace, rappresentazione del Fauno, del suo risveglio e del suo incontro con le ninfee del bosco. Tutto avvolto dalle note sensuali e languide di Jules Mouquet “La flûte de Pan” , che ha rimarcato il perfetto virtuosismo della Grieco.

Nonostante l’opera fosse un continuum, lo stacco verso la seconda parte è stato evidente. L’entrata del quartetto d’archi con il brano del maestro Nadir Garofalo “Confidenze di una musa”- Quartetto n.1 op.2″, ha permesso di far avvicinare la figura del fauno al palco, così da essere osservato da tutti.

Abbiamo video intervistato il Maestro Garofalo.

Il clou della serata è stato raggiunto con l’entrata in scena della Ensemble Orchestra Taras che ha eseguito  il “Prélude à l’après-midi d’un faune”, di Claude Debussy, una versione per 11 strumenti creata da Schönberg/Scachs “probabilmente mai eseguita in Italia” afferma il Maestro Garofalo. Ed è qui che musica e danza si sono fuse davanti agli occhi dello spettatore: il Fauno prima furtivo e spaventato come un animale impaurito, ora si avvicina elegante, nella sua rozzezza, al palco e al cerchio sapientemente collocato accanto all’orchestra per permettere di ammirare bellezza, forza e magia nella sua danza aerea.

Il concerto, come sottolineato a inizio serata dall’organizzatore Paolo Ruta, è proseguito con l’esecuzione del brano “Interlude dans le soir- d’apres l’après-midi d’un faune” po.14, brano inedito, presentato in prima assoluta dal giovane e talentuoso Maestro Nadir Garofalo (classe 1986). In questa scena fauno e ninfa si riuniscono in un dolce e sensuale ballo acrobatico, portando alla vista ciò che già la musica stava compiendo, un misto di magia e impressionismo, un affacciarsi al risveglio dell’esistenza, smuovendo l’idea di un tempo volubile e breve che inevitabilmente porta al declino della sera.

Non a caso il maestro Garofalo ha voluto con il suo brano diviso in tre parti “La Rêve- Nymphes de pluie- Mort petite”, rendere magistralmente omaggio a Debussy, (a conclusione dell’anno debussyano trascorso), che scrisse e compose la sua idea di mistero del destino in tre atti , mistero dell’angoscia, mistero di voluttà e mistero di morte.

Grazie al recupero da parte dell’associazione Amici della musica Arcangelo Speranza, dell’armonium e dei cimbali antichi, l’atmosfera fiabesca e mitologica ha pervaso tutto il teatro.

“Communio”, altro brano orginale del maestro Garofalo è stato il bis richiesto a fine serata, un inno gioioso alla vita, di ampio respiro per virtuosismi e bellezza d’esecuzione.

Il risveglio del fauno sembra non a caso, una metafora del “risveglio” di un vecchio stabile: quello del Fusco, ristrutturato per rendere più ricco il panorama teatrale tarantino.

(Francesca Leo)

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