UILM E USB: “SFIORATA LA TRAGEDIA IN ACCIAERIE”

LA DENUNCIA DEI DUE SINDACATI

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Nuova denuncia di Uilm e Usb riguardo allo stabilimento di Taranto di Acciaierie d’Italia.

Sfiorata la tragedia nella giornata di giovedì all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Esattamente nel reparto Acciaieria 2, sull’impianto Tas, durante le manovre di sostituzione snorkel, lo stesso è precipitato, rischiando di schiacciare la cabina del palista impegnato nella pulizia della zona. Precisiamo che l’impianto in questione e la relativa attività sono già interessati da prescrizioni Asl, quindi chiediamo quali siano le modalità con cui si stava svolgendo il cambio snorkel. Dopo mesi durante i quali, come rappresentanti dei lavoratori, abbiamo riportato, inascoltati, tutto il malessere e la sfiducia nei confronti di Acciaierie d’Italia, e richiesto segnali che indicassero un cambio di direzione, mirati a migliorare un clima in fabbrica divenuto ormai pesantissimo, continuiamo ad avere di fronte  un’ azienda sorda e disinteressata che, pur ammettendo disservizi e disfunzioni, continua a mostrare con gli atteggiamenti che si può andare tranquillamente avanti così.

Una totale mancanza di interesse per un tema  essenziale come la sicurezza sul luogo di lavoro,  ha  indotto più volte a segnalare e denunciare agli organi competenti gli episodi che in maniera sistematica si verificano.  Torniamo dunque  a sollecitare l’azienda affinché  venga garantita la sicurezza in fabbrica e non si continui più a scaricare tutto il peso della crisi sulle spalle dei lavoratori.
La cronica arroganza e l’esasperante lentezza delle relazioni industriali sono spesso causa del susseguirsi di episodi posti al limite delle norme di sicurezza, e tutto questo non è più sopportabile. Da aziende come Acciaierie d’Italia pretendiamo e ci aspettiamo investimenti sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo, ed un organico adeguato alle reali esigenze, ma evidentemente per l’azienda ottimizzazione delle risorse significa risparmiare sui ricambi e operare tagli del personale, mantenendo anche gli stessi ritmi di lavoro e la stessa produzione.

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