Il sottosegretario Mario Turco, in una nota segnala inefficienze e ritardi negli investimenti legati al CIS di Taranto:
Ieri pomeriggio in Prefettura a Taranto ho convocato i rappresentanti locali del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) e precisamente: Comuni dell’area di Crisi (Taranto, Statte, Montemesola, Massafra, Crispiano), Provincia, Autorità Portuale, Camera di Commercio, Commissario Bonifiche, Marina Militare. A loro ho illustrato alcune delle risultanze emerse da un’attenta attività di monitoraggio sugli investimenti infrastrutturali che sto effettuando in qualità di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega alla programmazione economica e agli investimenti. Ho evidenziato le diverse inefficienze nell’impiego della spesa pubblica a livello nazionale, regionale e delle amministrazioni locali. Si tratta di criticità che riguardano non tanto la fase della programmazione, quanto quella di impegno, laddove occorre progettare ed affidare i lavori. La lentezza con cui gli investimenti programmati si trasformano in pagamenti effettivi a favore dell’economia reale rallenta la crescita economica, produce arretratezza dei territori e crea danni alle imprese e al lavoro.
Nell’incontro ho esposto ai rappresentanti locali lo stato degli investimenti del Cis Taranto: a fronte di una copertura finanziaria complessiva di 1,1 miliardi di euro, è stata realizzata una spesa di soli 314 milioni di euro (dicembre 2015-giugno 2019). Molti sono gli interventi lontani da esecuzione, in ambito ambientale, sanitario, infrastrutturale e della rigenerazione urbana. In riferimento a questo aspetto, ho chiesto uno sforzo agli attori istituzionali responsabili dei diversi affidamenti di spesa pubblica e a loro ho proposto, con accoglimento pieno, di tenere il tavolo permanentemente aperto, con un incontro mensile. Inoltre agli enti interessati che mi hanno manifestato problematiche legate a burocrazia, complessità delle procedure, carenza di personale tecnico, ho riferito che potranno avere il supporto di tutte le Istituzioni rientranti nella mia delega governativa (esempi sono Dipe e Investitalia.).
Per ciò che concerne il tema delle opere pubbliche e soprattutto della ricerca, innovazione e sviluppo, è emerso che Taranto non riesce a intercettare sufficienti finanziamenti. Da questo punto di vista importante potrà essere il ruolo delle realtà universitarie esistenti e del Tecnopolo del Mediterraneo. Con riferimento alle prospettive di quest’ultimo, e al fine di accelerare la sua incidenza sul territorio, sarà importante il legame con Universita’ e Politecnico di Bari. E ribadisco: mi auguro una loro prossima fusione in un Interdipartimento.
Infine, a seguire, sempre in Prefettura, c’è stato un incontro con le parti sindacali Cgil, Cisl, Uil e Usb. Oltre ad aver dato la mia disponibilità e il sostegno alle diverse vertenze in corso, ho prospettato la necessità, in relazione al possibile aggravarsi della crisi siderurgica e alla situazione attuale dello stabilimento ex Ilva, di creare un Fondo a supporto di tutti i lavoratori, che miri a sostenere i redditi in caso di perdita del lavoro e a finanziare processi di riqualificazione e reinserimento, da far valere nella prossima programmazione dei fondi di coesione 2014-2020 e 2021-2027. E’ intenzione di questo Governo guardare al futuro della siderurgia di Taranto in maniera lucida e ponderata.
In ultimo, ho fornito un aggiornamento sulla vertenza dell’Agenzia dei Portuali, relativo all’emendamento di proroga e di sostegno al reddito. L’emendamento, che fa seguito ad un mio ordine del giorno già approvato dal Parlamento, è nell’Agenda del Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e sarà presentato in occasione della prossima Legge di bilancio.
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