Giornata fra luci e ombre per le squadre pugliesi e lucane della serie C, girone C. Per il Monopoli, che aveva quasi subito esonerato mister Laterza (perchè?), punteggio tennistico a Catanzaro_ 6-0. Taranto recrimina per un rigore non concesso e manda su tutte le furie mister Capuano (ammonito), Virtus sfortunata con il Crotone. L’Andria pareggia a Messina, ottime vittorie per Potenza (in trasferta) e Picerno. Bel tris del Foggia contro la Juve Stabia.
Ecco tutti i risultati della giornata odierna (19-2-2023)
QUI FRANCAVILLA FONTANA
Una partita per lunghi tratti dominata, ma la Virtus Francavilla non raccoglie punti contro il Crotone chiudendo comunque tra gli applausi dei suoi tifosi. Alla Nuovarredo Arena termina 2-1 per la seconda forza della classe, con tante recriminazioni per un rigore parecchio discusso.
LA PARTITA. Qualche problemino fisico in settimana per Patierno, che va solo in panchina: attacco senza punti di riferimento in partenza per Calabro. Parte forte la formazione di casa, che al 3’ si rende pericolosa. Bella iniziativa di Macca, in tandem con Murilo: entrambi vanno alla conclusione, però, le due occasioni vengono murate dalla retroguardia avversaria. All’11 ancora Virtus vicinissima al gol: sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Maiorino, di testa ci prova Idda ma il pallone va a sbattere sulla traversa della porta difesa da Dini. Ancora Maiorino innesca la terza palla-gol della partita: al 13’ il numero sette biancazzurro ci prova direttamente con una sassata da fermo, è straordinario Dini in volo a deviare la sfera sul fondo. Un vero e proprio assolo Francavilla. Al 24’ va vicino al gol ancora Maiorino, di testa, su invito dalla destra di Macca: il colpo di testa del fantasista biancazzurro, però, si spegne di poco sul fondo. Al 42’ prima vera occasione per gli ospiti: Chiricò punta Caporale, si accentra e calcia con il mancino, ma trova l’attenta e ottima risposta di Avella.
Il secondo tempo si apre senza sostituzioni. E al 52′ della ripresa Virtus a un passo dal vantaggio, ancora con l’asse Maiorino-Idda: punizione del primo e tentativo in tap-in del capitano che, dopo la traversa del primo tempo, colpisce anche il palo alla sinistra di Dini. Poi Minelli non riesce sulla ribattuta. Al 59’, però, arriva la beffa: calcio di punizione battuto da Petriccione e, di testa, D’Ursi prolunga la traiettoria rompendo così l’equilibrio. Al 60’ fuori Cardoselli e dentro Karlsson, ma al 65’ è Cisco a rimettere il punteggio in equilibrio: difende la sfera, triangola proprio con l’islandese, e poi lascia partire un diagonale imprendibile per Dini. Pochi secondi dopo è Murilo a sfiorare il clamoroso sorpasso con un colpo di testa, ma senza centrare la porta. Al 68’ altro episodio chiave: Tchetchoua atterra in area Chiricò, dagli undici metri tra le proteste generali per il contatto, Gomez centra il raddoppio. La risposta francavillese non si fa attendere: al 71’ Murilo va alla conclusione, che termina alta di un soffio. All’82’ contropiede del Crotone, che prova a chiudere la partita con D’Ursi, ma è bravo Avella a neutralizzare il tiro dell’ex Foggia. Nel finale dentro anche Patierno per una Virtus a trazione anteriore, ma non succede più nulla a parte un colpo di testa centrale di Carella a tre minuti dal novantesimo. La Virtus perde contro il Crotone, ma lo fa a testa alta e dopo una partita ben giocata.
IL TABELLINO
VIRTUS FRANCAVILLA (3-4-1-2): Avella; Minelli, Idda (73’ Pierno), Caporale; Cisco, Macca, Tchetchoua (83′ Patierno), De Marino (83′ Carella); Cardoselli (60’ Karlsson); Murilo, Maiorino. A disp.: Milli, Romagnoli, Yakubiv, Prinelli, Solcia, Manarelli. All.: Calabro.
CROTONE (4-2-3-1): Dini; Calapai, Golemic, Cuomo, Giron (80′ Crialese); Vitale. (87′ Awua), Petriccione; Chiricò (87′ Kargbo), D’Ursi, Tribuzzi (80′ Pannitteri); Gomez (73’ Cernigoi). A disp.: Branduani, Gattuso, Bove, Papini, Gigliotti, Carraro, D’Errico, Spaltro. All.: Zauli.
ARBITRO: Saia di Palermo.
MARCATORI: 59’ D’Ursi, 65’ Cisco (VF), 69′ rig. Gomez.
QUI TARANTO
Termina 0-0 il derby dello Iacovone tra Taranto e Cerignola: una partita contratta nella quale, però, sono i padroni di casa a provare a fare la partita al cospetto di un’Audace un po’ meno brillante rispetto ai parametri di questa stagione. A dieci minuti dalla fine, da segnalare un contatto in area tra Rossetti e Blondett che l’arbitro, però, non ha ritenuto tale da assegnare il penalty malgrado le proteste veementi dei rossoblù.
Capuano schiera l’undici preventivato alla vigilia: Formiconi è il braccetto a sinistra, Mazza è la mente pensante del centrocampo, in avanti è Bifulco a ispirare Tommasini. Anche Pazienza sceglie il 3-5-2: sorpresa Achik in panchina a vantaggio di Malcore in coppia con D’Andrea. C’è l’ex Allegrini al posto di Ligi.
Prima frazione di gioco contratta, anche se è il Taranto a creare qualcosa in più. Al minuto 20 dialogo tra Mazza e Bifulco: il tiro a giro di quest’ultimo si spegne alto. Quattro minuti più tardi, azione dalla sinistra che sfocia nel servizio di Mastromonaco per Romano, la cui conclusione è, però, una telefonata al portiere. L’occasionissima per i rossoblù, tuttavia, si materializza al 45’: straordinario recupero di Bifulco su Righetti, “cioccolatino” per Tommasini che, però, spreca.
Nella ripresa, il Taranto prova immediatamente a sbloccarla: al 3’ sponda di testa di Bifulco per Tommasini, ma il suo tiro si spegne a lato. Stessa sorte, sempre sullo stesso asse, al minuto cinque. Al 13’, prima vera azione offensiva del Cerignola: Russo apre per D’Andrea, sassata dall’interno dell’area su cui è superlativo Vannucchi. Poco dopo la mezz’ora, proteste veementi da parte del Taranto: Nocciolini apre per Mastromonaco, imbucata di quest’ultimo per Rossetti frenato da Blondett nella circostanza, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il rigore. Al 36’ ci prova, dall’altra parte, Achik: Vannucchi respinge. Finisce dopo quattro minuti di recupero: un punto a testa.
TARANTO – CERIGNOLA 0-0
TARANTO (3-5-2): Vannucchi 6,5; Evangelisti 6,5, Antonini 6,5, Formiconi 6; Mastromonaco 6,5, Romano 6, Mazza 6 (31′ st Labriola 5,5), Crecco 5,5 (31′ st Diaby sv), Ferrara 5,5; Bifulco 6,5 (24′ st Rossetti 6), Tommasini 5 (11′ st Nocciolini 6). A disp.: Loliva, Caputo, Provenzano, Manetta, Semprini, Citarella, Sciacca, Finocchi, Canalicchio, Boccadamo. All.: Capuano 6.
CERIGNOLA (3-5-2): Saracco 6; Allegrini 6 (24′ st Coccia 6), Blondett 5,5, Righetti 5 (11′ st Zak Ruggiero 6,5); Russo 6,5, Capomaggio 6, Tascone 6,5, Langella 5,5, Sainz-Maza 5,5 (11′ st Achik 6,5); Malcore 5 (24′ st D’Ausilio 6), D’Andrea 6 (37′ st Samele sv). A disp.: Fares, Trezza, Olivera, Bianco, Inguscio, Montini, Mengani, Botta, Giofrè. All.: Pazienza 6.
ARBITRO: Pascarella di Nocera Inferiore 5. ASSISTENTI: Del Santo Spataru e Bartolomucci. IV UFFICIALE: Rispoli.
NOTE: Ammoniti: Langella (C) al 23′ pt, Malcore (C) al 29′ pt, Tommasini (T) al 36′ pt, Rossetti (T) al 41′ st. Angoli: 0-2. Recuperi: 2′ pt, 4′ st.
QUI ANDRIA
Secondo pareggio consecutivo per la Fidelis Andria di mister Trocini che torna a casa da Messina con un punticino che sa di continuità ma che non risolleva le sorti di una classifica che resta drammatica: al ‘San Filippo-Franco Scoglio’ termina 0-0 tra peloritani e biancoazzurri che salgono rispettivamente a quota 26 e a quota 20. I pugliesi restano ultimi in solitaria e vedono allontanarsi il penultimo posto, i siciliani invece agganciano la Turris in quart’ultima posizione.
Ospiti pericolosi nella prima frazione con una traversa sfiorata da Micovschi, padroni di casa spreconi nella ripresa con le occasionissime non concretizzate da Curiale e Perez.
QUI FOGGIA
Boccata d’ossigeno per il Foggia che vince e convince allo Zaccheria contro la Juve Stabia, dopo una striscia di tre risultati senza vittorie.
Decisamente bassi i ritmi della prima frazione di gioco, a tratti soporifera. Poche – se non pochissime – le opportunità viste nei primi 45’: la Juve Stabia prova a incidere nei primi secondi, poi retrocede nella propria metà campo. Ma il Foggia non riesce a rendersi pericoloso: nonostante la squadra di Gallo provi costantemente ad arrivare negli ultimi trenta metri, le occasioni per Ogunseye e co. non riescono a fioccare. Gli unici squilli sono a firma di Leo, che al 33’ prova un violentissimo destro dalla lunga distanza, e di Ogunseye, che allo scadere impatta di testa la palla senza però direzionarla.
Nella ripresa il Foggia parte subito a mille: al 50’ Di Noia recupera un pallone e serve Costa che sblocca i conti con un potente diagonale mancino che si infila sotto la traversa. L’1-0 cambia l’assetto tattico della partita: le squadre si spaccano a metà, con il Foggia che si riversa in avanti per il raddoppio e la Juve Stabia che cerca di ripartire in contropiede sfruttando gli spazi vuoti lasciati dai rossoneri. Al 67’ i satanelli mettono la partita in ghiaccio con un’azione da calcio a cinque: dalle vie centrali arriva un pallone sulla destra per Garattoni che controlla e serve rasoterra Ogunseye, che di destro fulmina Barosi e sigla il suo sesto gol in campionato. A recupero appena scoccato Petermann, in area di rigore, rientra sul sinistro e piazza all’angolino il gol del 3-0. Con il pareggio del Cerignola il Foggia torna ad occupare il quarto posto in classifica in solitaria, a quota 43 punti.
FOGGIA-JUVE STABIA 3-0
RETI: 50’ Costa (F), 67’ Ogunseye (F), 90’+1 Petermann (F).
FOGGIA (3-5-2): Thiam; Leo, Kontek, Rutjens; Garattoni, Bjarkason, Odjer (69’ Petermann), Di Noia, Costa (79’ Rizzo); Iacoponi (79’ Peralta), Oguseye (83’ Schenetti).
A disp.: Nobile, Pirrò, Salierno, Accetta, Markic, Battimeli, Capogna. All.: Gallo
JUVE STABIA (3-5-2): Barosi; Maggioni, Altobelli, Caldore; Dell’Orfanello (46’ Silipo), Scaccabarozzi, Berardocco, Ricci (68’ Gerbo), Mignanelli (56’ Bentivegna); Zigoni (68’ Volpe), Pandolfi (68’ D’Agostino). A disp.: Russo, Carbone, Maselli, Sardo, Moreschini, Picardi, Vimercati, Peluso, Rosa. All.: Pochesci.
ARBITRO: Crezzini di Siena.
ASSISTENTI: Pilleri – Miccoli.
IV UFFICIALE: Monesi.
NOTE: ammonito Garattoni (F). Recupero: 1’ pt, 5’ st.
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