TRAGEDIA DI MARSIGLIA, LA SALMA DI SIMONA SARA’ CREMATA

Il "grazie" della famiglia alle autorità regionali e locali. Sarà celebrata una messa

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La salma di Simona Carpignano, la 30enne tarantina morta nel crollo, il 5 novembre scorso, di un edificio nel centro storico di Marsiglia, sarà cremata e le ceneri saranno raccolte in una apposita urna cineraria. Non disperse in mare, come era stato reso noto in un primo momento, peraltro circostanza vietata dal diritto canonico e incompatibile con la celebrazione della funzione religiosa. Lo si apprende da un incaricato dalla famiglia Carpignano, che avevano diffuso una lettera per “ringraziare quanti hanno fatto sentire la loro vicinanza in questo momento così tragico” e per manifestare la volontà che “la funzione in ricordo di Simona si svolga in modo strettamente privato”. Seppur “comprendendo – viene spiegato – le esigenze anche di chi fa informazione, si invita, quanti interverranno alla funzione, di esaudire il desiderio della famiglia di evitare di effettuare riprese video, certi che tale sarebbe stato anche il desiderio di Simona”.

La famiglia intende «ringraziare quanti hanno fatto sentire la loro vicinanza in questo momento così tragico. In particolare ringrazia l’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Gugliotti, l’Amministrazione Comunale di Taranto ed il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara».

La tragicità dell’evento «ha certamente scosso – viene sottolineato – le coscienze della comunità tarantina, ma la famiglia è certa che tale slancio di cordoglio e vicinanza è stato dettato anche dal profilo caratteriale di Simona che, grazie al contributo di chi l’ha conosciuta, è emerso durante l’evolversi degli eventi accaduti a Marsiglia». Al rientro delle ceneri di Simona in Italia, sarà celebrata una funzione religiosa. La famiglia Carpignano, che aderisce all’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di proclamare un giorno di lutto cittadino, «esprime il desiderio affinché la funzione in ricordo di Simona si svolga in modo strettamente privato; ciò rappresenta – si aggiunge – il modo di essere di Simona, sempre pronta a spendersi per gli altri mantenendo un profilo basso».

 

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