“TORRICELLA RIPARTE” CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

L'INIZIATIVA ASSUNTA DAL CAPOGRUPPO CONSILIARE LUCA MAIORANO

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Una richiesta di convocazione del consiglio comunale per discutere una deliberazione contro il decreto Calderoli sull’autonomia diffrenziata. E’ l’iniziativa assunta dal capogruppo consiliare di Torricella Riparte, Luca Maiorano. Di seguito il testo della relazione che accompagna la richiesta.

Il 23 gennaio 2024 è stato approvato al Senato il testo del disegno di legge sull’autonomia differenziata presentato dal Ministro Calderoli. Adesso l’esame del disegno di legge passa alla Camera dei deputati. Il disegno di legge costituisce attuazione di quanto disposto all’art. 116, ultimo comma, della Costituzione, ove è prevista la possibilità di conferire alle Regioni ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.
Il nodo centrale della riforma è costituito dalla necessità di assicurare i medesimi livelli qualitativi nella erogazione delle prestazioni essenziali (LEP) in tutto il territorio nazionale attraverso la corretta allocazione delle risorse, affinché non si verifichino squilibri di tipo economico e sociale tra le varie Regioni;
Il primo problema che si riscontra è che la determinazione dei LEP avverrà successivamente al trasferimento delle funzioni e delle risorse alle singole Regioni, contravvenendo a quanto disposto dalla pronuncia della Corte Costituzionale (sentenza n. 220/2021) che definiva i LEP “elementi imprescindibili anche in vista di un’equa ed efficiente allocazione delle ingenti risorse collegate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”;
Di conseguenza, vi è la concreta possibilità di una non corretta allocazione delle risorse tra le varie Regioni, creando di conseguenza squilibri di tipo economico e sociale.
La seconda criticità che si riscontra è nell’art.7, dove viene inserita la clausola di invarianza per la finanza pubblica che è chiaramente in contrasto con l’art. 119 della Costituzione, dove viene sancita la promozione dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, che non potrà essere realizzata se una Regione avrà più risorse per le maggiori funzioni assunte;
E’ chiaro quindi che l’impostazione attuale del D.D.L. Calderoli non potrà assicurare i medesimi livelli qualitativi nella erogazione delle prestazioni essenziali (LEP) in tutto il territorio nazionale, contrastando con i principi tracciati dal Costituente.

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