TORNANO I PERDONI MA NON SARANNO SCALZI

La comunicazione della Confraternita

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Il Covid modifica notevolmente a Taranto l’antica e sentita tradizione dei “perdoni”, i confratelli del Carmine che nel pomeriggio del Giovedì Santo si recano, a piedi scalzi e incappucciati e con un’andatura lentissima che ne fa una caratteristica, nelle chiese della città per la sosta e la preghiera agli altari della reposizione (i cosiddetti sepolcri). Quest’anno i perdoni del Carmine, “nel rispetto delle norme legate al contenimento della diffusione del Covid”, non saranno scalzi – ed è la prima volta che accade nella storia centenaria dei famosi riti di Taranto – ma “indosseranno opportune protezioni, calze modello fantasmino color carne con soletta interna”. Lo scrive il priore dell’arciconfraternita del Carmine, Antonello Papalia, nella lettera con le comunicazioni per la Settimana Santa 2021. “In presenza di motivi sanitari”, i confratelli del Carmine “potranno indossare le calze e le scarpe del nostro abito di rito” specifica Papalia. Altra novità del Giovedì Santo, annuncia il priore, è che rispetto alla tradizione non ci sarà il lento pellegrinaggio dei “perdoni” dal Carmine, in coppia, verso le chiese del centro e della città vecchia di Taranto secondo due itinerari prestabiliti, ma alle stesse chiese saranno  assegnate già in partenza coppie di “perdoni” e il pellegrinaggio avverrà soltanto all’interno della stessa chiesa. Tutto terminerà alle 21.30, causa divieto generale di uscita  dalle 22 alle 5, mentre in passato il pellegrinaggio del Giovedì Santo terminava ben oltre la mezzanotte con le chiese tutte aperte. Rispetto al 2020, il programma di quest’anno contiene alcune aperture. Lo scorso anno, infatti, dal Giovedi al Venerdì Santo le chiese a Taranto furono chiuse e ci furono solo alcune funzioni religiose diffuse via streaming. (AGI)

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