“Per un imprenditore, la dimensione e il successo di un’impresa si misurano solo su ciò che l’iniziativa privata riesce a fare. Questo deve essere il nostro riferimento e in una fase in cui si discute molto su quale sarà il futuro dell’ex Ilva di Taranto, ritengo che non si debba parlare di passaggio in mano pubblica per risanare la fabbrica. Se serve, come sembra, l’intervento dello Stato, bisogna ragionare esclusivamente di una fase transitoria”. Lo ha detto Vincenzo Cesareo, ex presidente di Confindustria Taranto e componente del consiglio generale di Federmeccanica, a margine del ritiro a Milano del premio “Innovazione” Smau per il settore “Impiantistica”, sezione “Industria 4.0”, con “Termopass”. “Uno Stato “accompagnatore” – aggiunge Cesareo – in cui la componente pubblica affianca quella privata, perché si tratta di realizzare progetti che, per la loro complessità e il loro impatto sociale e finanziario, non possono essere portati a termine dal solo privato. Nel caso di ArcelorMittal, in particolare, parliamo di un rilancio industriale del polo siderurgico attraverso un percorso di transizione che traguardi nuovi obiettivi di sostenibilità e competitività, in sintonia con quelli che sono gli indirizzi strategici sia dell’Unione europea che del Governo italiano col Recovery Fund”.
“Su questo aspetto – rileva Cesareo – l’unione delle forze può essere un fattore vincente. E la partecipazione pubblica va necessariamente affiancata a chi ha la gestione concreta di impresa, in modo che si determini una buona e produttiva finalizzazione delle tante risorse finanziarie che dovranno essere impiegate”. A Comes Group, azienda di cui Cesareo è ad, è stato oggi assegnato il premio Smau “Innovazione” per “Termopass”, ritenuto “un innovativo sistema di rilevamento della temperatura corporea per il controllo degli accessi e il monitoraggio della salute pubblica”. “Durante il lockdown – spiega Cesareo – non abbiamo mai smesso di lavorare nei nostri stabilimenti, anzi, ci siamo dati da fare per sviluppare un prodotto che fosse utile nell’emergenza Covid-19, che avesse forte rilevanza sociale e un costo contenuto. Così è nato Termopass: oggi abbiamo installazioni in 13 Regioni italiane e stiamo proseguendo la distribuzione”. “Questo riconoscimento – ha concluso Cesareo – premia non solo l’innovazione, ma anche il lavoro di tanti che in un periodo non facile hanno tenuto duro e continuato a lavorare come in altre aziende e realtà del nostro Paese. Dobbiamo proseguire tutti con questo spirito e con grande senso di responsabilità individuale. Non possiamo permetterci un altro lockdown”. (AGI)
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