TARANTO, PER IL CONTRATTO DI SVILUPPO (CIS) TROPPI RITARDI DA RECUPERARE

Il sottosegretarioTurco: nuovi incontri con le stazioni appaltanti

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Qualcuno dovrà pur darsi una mossa, altrimenti qui si rischia di fare solo annunci e tavoli. Una premessa, questa, doverosa a fronte dell’esito dell’incontro svoltosi in prefettura, a Taranto, per il Contratto Interistituzionale di Sviluppo (CIS). Vediamo le posizioni ufficiali, con le note del sottosegretario Mario Turco

Il Professor Mario Turco

e del Comune di Taranto.

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“Stiamo condividendo un percorso per eliminare tutte le criticità che ancora, purtroppo, persistono. Su alcuni progetti abbiamo anche valutato la possibilità di riprogrammare sia le risorse residue sia le risorse destinate ad interventi che hanno difficoltà di realizzazione nel medio e lungo termine. E’ chiaro che dobbiamo tornare a riunirci con frequenza, perché uno degli obiettivi di questi incontri individuali è aumentare la velocità di crociera, attualmente pari 10,4 anni residui per realizzare gli interventi programmati”. Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica e agli investimenti, Sen. Mario Turco, che oggi, 27 marzo 2020,  in Prefettura a Taranto ha incontrato le amministrazioni appaltanti e responsabili degli investimenti programmati e ammessi a finanziamento nell’ambito del Cis Taranto. Presente il Prefetto, e i rappresentanti di Invitalia, Investitalia e Presidenza del Consiglio.

“Oggi abbiamo continuato il ciclo di incontri individuali iniziati la scorsa settimana e indirizzati solo ad accelerare la spesa. Ci siamo relazionati con Comune di Statte, Comune di Taranto, Marina Militare, Mibact Puglia e nuovamente con Autorità Portuale di Taranto – spiega il Sottosegretario – Anche oggi abbiamo evidenziato gli ostacoli ai residui interventi, alcuni dei quali in ritardo da oltre un decennio, e abbiamo chiesto alle stazioni appaltanti un grande sforzo collaborativo per dare nuova linfa ad una progettualità ed esecutività ferma da troppo tempo. Oggi possono contare sul sostegno del soggetto esecutore Invitalia e sulla struttura di missione Investitalia che la Presidenza del Consiglio ha messo loro a disposizione. Avevamo garantito un nuovo passo ai progetti del Cis con un sostegno concreto e noi stiamo mantenendo la nostra promessa. Ringrazio tutti gli intervenuti per lo spirito di collaborazione mostrato a dare risposte fattive alle esigenze del territorio”.

IL COMUNE DI TARANTO

Il Sindaco Rinaldo Melucci e l’Assessore ai Lavori Pubblici Ubaldo Occhinegro hanno partecipato stamane, con la struttura tecnica del Comune di Taranto, alla videoconferenza dedicata al monitoraggio dei lavori del CIS Taranto, organizzata dalla rinnovata direzione  in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l’occasione insediata presso la Prefettura di Taranto e, tra le altre, collegata alle sedi centrali di InvItalia e InvestItalia.

In più di tre ore di serrato confronto, i tecnici hanno iniziato a riallineare i propri dati dopo i lunghi stop del tavolo istituzionale e collaboreranno per ridare slancio, già entro l’estate, alle singole schede progettuali, che per la stazione appaltante rappresentata dall’Ente Civico sono poco meno di 40 attualmente.

 

A margine dell’incontro il primo cittadino ionico ha potuto dichiarare: «Siamo grati al Governo per questa ripartenza del tavolo tecnico e per il generale spirito costruttivo. Non di meno, restiamo un po’ perplessi per una certa ripetitività delle discussioni, per una eccessiva insistenza sull’avanzamento della spesa pregressa, quasi che si volessero mettere le mani avanti rispetto a successivi importanti interventi a favore di Taranto. Vorremmo sentirci finalmente dire che ora si lavorerà per semplificare le procedure, per supportare gli Enti locali e stanare i singoli dicasteri, per ricercare eventualmente le risorse ancora necessarie. Questo dovrebbe fare un tavolo permanente. Invece, stiamo ancora spaccando il capello in quattro, stiamo guardando agli errori del passato, non riusciamo a capire che i cittadini vogliono cantieri ed opportunità, il prima possibile, non altre montagne di documenti. Speriamo che i vari nodi siano presto sciolti, speriamo di poter tornare a riporre fiducia nello strumento del CIS. Noi ci rimettiamo con pazienza a lavoro, riformulando tutti gli elaborati come richiesto, e cerchiamo anche di trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri questi sentimenti e le priorità della comunità».

 

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