Oggi l’ultimo saluto a Gianfranco Campo, gestore negli anni a cavallo tra il ’70 e il 90′ della più famosa discoteca tarantina, il “Penthouse” di via Acclavio, ristoratore (avviò “Il Caffè”, in via D’Aquino) e non solo. Nella chiesa di San Roberto Bellarmino, oggi pomeriggio, i funerali di quello che è stato sicuramente un grande personaggio tarantino. Con Giulio Carone, scomparso nei mesi scorsi, gestì per anni il “Penthouse”, un luogo-cult di Taranto e della Puglia. Non c’è ex giovane che non abbia sceso gli scalini del mitico “Penthouse”: feste di ballo, discoteca, spuntino, una chiacchierata, una “limonata”, qualche canna anche, uno fra i mille amori sbocciati in quel locale, ritrovo di giovani agiati, sì, ma anche di generazioni le più svariate e trasversali. Di giornalisti, professionisti e uomini di cultura. Di tutto e di più.
Poi Gianfranco si dette alla ristorazione, fra alterne vicende, e comunque mise su “Il Caffè”, un accorsato locale nella centralissima via D’Aquino. Un’avventura che, alla fine, scemò, anche perchè cominciarono i primi malanni per Gianfranco Campo. Con lui iniziarono la loro attività tanti dee-jay; da Maurizio Vinci ad Attilio Capilli e così via. Difficile nominarli tutti. Magari aiutateci voi stessi, lettori, a raccontare nei commenti gli episodi che hanno segnato almeno quattro decenni di vita tarantina. Noi de “Lo Jonio”, intanto, formuliamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di Gianfranco Campo. Ciao, grande amico. E buon viaggio!.
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