Quasi un plebiscito. Rinaldo Melucci si conferma sindaco di Taranto con il 60,63% e 49807 voti ottenuti, dato definitivo delle 191 sezioni scrutinate e chiuse alle 4.04 del mattino del martedì dopo una lunga notte di conteggi.
La città dei due mari torna ad eleggere un primo cittadino al primo turno dopo 17 anni. L’ultima volta era accaduto il 3 aprile 2005 con l’elezione di Rossana Di Bello della Casa della Libertà con il 57,88% dei voti contro Ludovico Vico del centrosinistra. Ma la percentuale ottenuta da Melucci è un record da quando esiste l’elezione del sindaco con il doppio turno.
Walter Musillo della Grande Alleanza per Taranto si ferma al 29,84% e 24514 voti; 5,11% e 4200 voti per Luigi Abbate, 4,42% e 3629 voti per Massimo Battista. Tutti entrano, secondo la prima ripartizione del Ministero dell’Interno, in Consiglio Comunale.
20 i seggi che sarebbero per ora assegnati a Ecosistema Taranto: 7 per il PD (Di Gregorio, Lonoce, Liviano, Azzaro, Viggiano, Mignolo, Papa), 2 per Taranto Crea (Fiusco e Manzulli), Con Taranto (Bitetti e Fornaro), Taranto 2030 (Tribbia e Lussoso), Più centrosinistra (Pittaccio e Lomuzio), Uno per Taranto Mediterranea (Patano), Movimento 5 Stelle (Luppino), Taranto Popolare (Mazzariello), Europa Verde (Marti), Socialisti Repubblicani (Castronovi).
9 seggi che sarebbero assegnati al centrodestra: 4 Patto Popolare (Stellato, Casula, Festinante, Cosa), 2 Fratell’d’Italia (Vietri, Toscano), 1 Forza Italia (Di Cuia), 1 Patto per Taranto (Brisci) e Prima l’Italia (Battista),
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