TARANTO, CONTRATTI ILLECITI E IN NERO: BLITZ DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO

Le "visite" in un deposito di alimenti congelati e in aziende turistiche e del commercio

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Alla fine della scorsa settimana si è svolta un’intensa attività di controllo da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Taranto in alcune imprese locali del settore alimentare, del turismo e dei pubblici servizi.

Infatti i controlli svolti a carico d’una impresa operante del settore della produzione di alimenti congelati, in azione congiunta con il Nucleo Antisofisticazione e Sanità, hanno fatto emergere una realtà produttiva che presentava rilevanti contravvenzioni alle normative igienico-sanitaria e della sicurezza alimentare. In più gli ispettori del lavoro di Taranto e i Carabinieri del locale Nucleo Ispettorato del Lavoro nel verificare la regolarità dei rapporti di lavoro attivi in tale impresa, hanno riscontrato numerose irregolarità per l’impiego di personale non regolarmente assunto.

La società datrice di lavoro ispezionata aggirava i propri obblighi di datore di lavoro riconoscendo retribuzioni notevolmente inferiori rispetto a quelle previste dal Contratto collettivo di lavoro si riferimento. Su tale irregolarità si verificherà la possibilità di emanare i provvedimenti di competenza per il recupero della retribuzione effettivamente spettante.

Inoltre tale azienda anche di personale assunto da altra impresa e somministrato senza la prescritta autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro sebbene i lavoratori avessero dichiarato di avere un regolare contratto di lavoro interinale.

Ciò determinava:

  1. lesione dei diritti retributivi dei lavoratori;
  2. proporzionale sottrazione agli enti previdenziali e assistenziali dei corretto ammontare dei contributi da versare;
  3. notevole riduzione del costo aziendale del lavoro con riflessi in termini di concorrenza sleale.

Al vaglio degli ispettori dell’I.T.L. di Taranto sono finiti anche alcuni contratti stipulati tra agenti di commercio e l’impresa ispezionata per stabilire se dietro di essi si celino rapporti di lavoro subordinato visto che nessuna documentazione è stata esibita.

 

Inoltre l’attività ispettiva, anche per l’inizio della principale stagione turistica, si è pure focalizzata su altre 4 imprese del campo del turismo e dei pubblici servizi e sulla rispettive regolarità delle posizioni lavorative, contributiva e assicurativa di circa 21 addetti.

Gli accertamenti hanno rilevato ben nove lavoratori sprovvisti di contratto, cosiddetti  in nero: per due delle aziende controllate, infatti, è scattato l’avvio della procedura amministrativa di sospensione dell’attività, in quanto superavano il 20% di unità occupate totalmente “in nero”.

Le attività di controllo, come di consueto, sono state condotte in maniera celere, avendo cura di intralciare le attività produttive ispezionate nella misura minima consentita.

Anche in questo caso il controllo della regolarità giuridica e della norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dei rapporti di lavoro non solo sono strumenti di tutela dei lavoratori ma anche, indirettamente, sono strumenti di contrasto al c.d. dumping sociale per il ripristino della corretta concorrenza tra realtà imprenditoriali.

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