STOP ALLA VENDITA DI BEVANDE IN BOTTIGLIA DI VETRO ALL’APERTO

Ordinanza del sindaco Melucci. Potranno essere consumate solo in bicchieri di plastica

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Attraverso un’ordinanza emessa dal sindaco Rinaldo Melucci entrano in vigore adeguate misure per migliorare le condizioni di sicurezza, alla luce della recente Direttiva del Capo della Polizia Gabrielli.

“Una città che accoglie eventi e manifestazioni di respiro internazionale, come si è trattato per il Medimex o per il concerto del Primo Maggio – scrive Palazzo di Città – , deve lavorare anche sulla sicurezza e sulla prevenzione di avvenimenti che possano compromettere la pubblica incolumità o che possano degenerare in atti vandalici o episodi di disturbo della quiete pubblica. Pertanto, è stata individuata una strategia operativa sotto il profilo delle garanzie di safety e di security per assicurare il migliore svolgimento delle manifestazione e degli eventi sulle aree aperte al pubblico e sulle aree circostanti”.

Il provvedimento del sindaco prevede il divieto assoluto di somministrare e vendere superalcolici ed alcolici contenenti più del 15% del volume nonché il divieto di vendita per asporto di bevande in bottiglie di vetro e lattine nelle zone aperte al pubblico. La misura è rivolta ai titolari di posteggi autorizzati su aree pubbliche, ai titolari di esercizi pubblici nelle zone limitrofe all’evento e ai titolari di esercizi commerciali ed artigiani abilitati alla vendita per asporto.

La somministrazione dovrà pertanto avvenire in bicchieri di carta o di plastica nei quali le bevande devono essere versate direttamente da chi effettua la somministrazione o vendita. Va da sé che le misure non hanno valore nel caso in cui la somministrazione e l’eventuale consumazione avvengano esclusivamente all’interno dei locali. Si è tenuto anche conto che i contenitori di vetro, qualora frantumati, risultano taglienti e quindi anche pericolosi oltre che a compromettere le condizioni di pulizia e di decoro cittadino.

In caso di violazione dell’ordinanza si applicheranno sanzioni pecuniarie agli esercenti da € 25,00 a € 500,00.

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