Il fiuto investigativo, questa volta, conduce i Falchi nel comune di Statte. L’attività svolta sul territorio, infatti, ha consentito di raccogliere elementi su un soggetto, di nome Piero, residente nella zona “167” di Statte, che ha messo in piedi, nella propria abitazione, una fiorente attività di spaccio di marijuana e hashish.
Parte, quindi, il meticoloso lavoro info-investigativo, fatto di servizi di osservazione e di analisi delle banche dati. Così, nel corso degli appostamenti, non sfugge agli agenti il costante viavai di giovanissimi da uno stabile della zona; il successivo incrocio degli elementi acquisiti con le informazioni contenute nelle banche dati consente di mettere a fuoco il presunto pusher: si tratta di un giovane di 28 anni, residente in via Arena di Verona. A suo carico solo alcune segnalazioni di polizia.
L’attività di osservazione si fa, quindi, più stringente e i Falchi monitorano i movimenti del presunto pusher al fine di ricostruirne il modus operandi. Si accerta, così, che le probabili cessioni avvengono nel suo appartamento, ubicato al primo piano dello stabile.
Raccolti elementi univoci in merito alla effettiva operatività della piazza di spaccio, i poliziotti decidono di intervenire e si appostano sul pianerottolo dell’appartamento dell’uomo in attesa del momento propizio che si presenta poco dopo, quando l’uomo apre la porta.
Gli agenti, approfittando della circostanza, intervengono e lo bloccano immediatamente, guadagnando l’accesso nell’appartamento.
I sospetti dei poliziotti si concretizzano ancor prima di iniziare la perquisizione in quanto vengono subito investiti dal forte e caratteristico odore di hashish e marijuana.
In effetti, sul tavolo della cucina, gli agenti trovano un bilancino elettronico di precisione perfettamente funzionante e con evidenti tracce di sostanze stupefacenti, mentre, all’interno di un pensile, rinvengono la “scorta” di stupefacente: una busta in plastica contenente circa 200 grammi di marijuana e due panetti di hashish, del peso complessivo di 150 grammi circa.
All’interno dello stesso mobile, trovano anche lo stupefacente già confezionato in dosi: più di 20 involucri di varie “pezzature” per un peso complessivo di circa 10 grammi. Nella camera da letto, la somma di 1500 euro circa, in banconote di vario taglio, che viene sequestrata in quanto ritenuta provento dell’attività di spaccio.
L’uomo, ultimate le operazioni, viene tratto in arresto e, all’esito delle formalità di rito, associato alla locale Casa Circondariale.
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