Sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato nei confronti dello spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo Jonico ed in particolare della vendita illegale di metadone, che già alcune settimane fa portò all’arresto di un altro soggetto tarantino.
Il costante monitoraggio della zona adiacente al SERD ha permesso ai poliziotti della Sezione Falchi della Squadra Mobile di individuare un pregiudicato della Provincia di Brindisi, con passati precedenti in materia di spaccio, che il lunedì ed il martedì – giorni prestabiliti per la consegna del metadone – sin dalle prime ore del mattino si aggirava freneticamente nella zona, avvicinando i pazienti con il preciso intento di acquistare i flaconi della sostanza appena ricevuta dal presidio sanitario.
Qualche ora dopo lo stesso veniva avvicinato da altrettante persone, molte delle quali conosciute come tossicodipendenti, alle quali poi vendeva le fiale acquistate poco prima.
Il soggetto, non fermatosi all’alt intimato dai poliziotti, a tutta velocità ha cercato di allontanarsi, ingenerando un movimentato inseguimento durante il quale il fuggitivo, con spericolate manovre, ha messo in serio pericolo sia l’incolumità dei poliziotti che degli automobilisti che nel frattempo transitavano nella zona.
Nel corso della prima perquisizione dell’auto, i Falchi sono riusciti a recuperare 8 flaconi di metadone, con l’etichetta identificativa strappata.
La successiva perquisizione presso l’abitazione nel comune di Francavilla Fontana ha permesso di ritrovare altri 7 falconi della stessa sostanza sequestrata poco prima tutti privi di etichetta identificativa.
Anche durante la perquisizione un presunto “cliente” a gran voce dalla strada chiedeva di ricevere la solita “bottiglietta d’acqua”, defilandosi poco dopo in assenza di risposta.
All’interno di un appartamento al quarto piano dello stesso stabile, è stato recuperato un bilancino di precisone ed un coltellino entrambi intrisi di hashish.
Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, il soggetto è stato tratto in arresto perché ritenuto presunto responsabile dell’attività di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e tradotto presso la Casa Circondariale di Taranto.
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