Acquedotto

SOPRINTENDENZA SUBACQUEA A TARANTO, “MA I DUBBI RESTANO”

LE POSIZIONI DELLA CGIL

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Dopo la notizia della conferma ufficiale della permanenza a Taranto della Soprintendenza Nazionale Subacquea restano i dubbi da parte di varie parti politiche e sindacali.

CGIL

L’agenzia di stampa diffusa dal Ministero della Cultura è di questa mattina (12.43) e i sindacati CGIL e FP CGIL di Taranto esprimono già una prima piccola soddisfazione.

Il Ministero della Cultura infatti avrebbe deciso di mantenere la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo nella città di Taranto.

Avevamo chiesto garanzie per per il diritto alla transizione economica, culturale e sociale che la città merita – dicono Mimmo Sardelli e Giovanni D’Arcangelo, rispettivamente segretario generale della FP CGIL e della CGIL di Taranto – ed ora questo primo segnale rende giustizia anche dell’enorme sacrificio compiuto dai lavoratori di uno dei più importanti e storici presidi di cultura del territorio.

La nota del Ministero fa il punto sul famigerato articolo 24 del Decreto Ministeriale n. 270 del 5 settembre 2024, quello firmato dall’allora Ministro Gennaro Sangiuliano prima delle sue dimissioni, ma non chiarisce pienamente l’altro punto nodale posto da sindacati dei lavoratori e comunità.

Oggi raccogliamo un piccolo significativo risultato relativo alla sede nazionale della Soprintendenza per il patrimonio culturale subacqueo, ma attendiamo di sapere – scrivono ancora D’Arcangelo e Sardelli – cosa prevede il Ministero per garantire reale e piena operatività alla Soprintendenza nazionale, anche in merito alla dotazione organica, e le specifiche competenze della suddetta che, ricordiamo, fino a ieri svolgeva anche servizio territoriale per la tutela e la conservazione archeologica e che sempre secondo alcune interpretazioni del Decreto dovrebbe invece spostarsi a Lecce. Anche su questo fronte per Taranto e i suoi lavoratori non abbasseremo la guardia.

GIANNI LIVIANO

Siamo contenti che la Sede della Sovrintendenza subacquea resti a Taranto, ma il problema NON è affatto risolto.

I poteri del Sovrintendente subacqueo relativi ai beni in superficie sono stati infatti trasferiti a Lecce. Questa è la questione vera da risolvere che NON è stata risolta.

Nel territorio della Provincia di Taranto infatti la Sovrintendenza nazionale subacquea svolge altresi’ le funzioni spettanti ai Sovrintendenti Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Il Sovrintendente subacqueo esercita inoltre sugli istituti e i luoghi della cultura statali presenti nello stesso territorio e non assegnati ad altri uffici del MIC le funzioni di cui all’art. 43 comma 4 del DPCM 2/12/2019 n. 169.

Questi poteri ora sono trasferiti a Lecce.

TEMO che il parlamentari che con tanta foga si sono espressi rivendicando un successo, NON si siano particolarmente informati

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