“Il comparto aeronautico ha sempre avuto un effetto trainante sull’economia brindisina ma ad oggi ci sono le ragioni dell’emergenza”. E’ quanto sottolinea in una nota il segretario Territoriale Fim Cisl Taranto-Brindisi Michele Tamburrano.
“Nonostante ingenti risorse già destinate e da destinare alle aziende del settore in Puglia, nel territorio jonico-salentino si avvertono da tempo difficoltà nelle piccole e medie imprese del comparto con la relativa e solita gestione fatta di cassa integrazione, nei casi migliori, per altri si parla di “esuberi strutturali” o peggio ancora di aziende che chiudono come nel caso di Tecnomessapia, ultima in ordine cronologico ad essere salita agli onori della cronaca. Come FIM crediamo che sia necessario ricostruire un quadro complessivo del settore aeronautico sul territorio per proporre alla fine un percorso con le regole per un progetto per il futuro. Un sindacato moderno ha l’obbligo di interessarsi di sviluppo industriale per dare ai lavoratori e al territorio una prospettiva che non sia né fumosa e né tantomeno assistenzialista, difendendo e riqualificando tutte le aziende di varie dimensioni che contengono lavoratori competenti che vogliono e devono avere un ruolo fondamentale in un processo di crescita.
Oggi è quanto mai necessario che imprese ed istituzioni, insieme al sindacato stabiliscano un confronto con un impegno ed un contributo serio, perché perdere per assenza di confronto sarebbe un errore imperdonabile. Abbiamo le idee chiare su quello che è necessario fare per ricreare un sistema virtuoso dove ognuno deve svolgere il suo ruolo. Le grandi e medie aziende presenti devono tornare a guardare all’indotto del territorio costituito da piccole e piccolissime aziende dando loro nuova linfa, allo stesso modo tali aziende devono consorziarsi tra loro per dare risposte concrete in termini di qualità, quantità e costi. Le istituzioni devono incentivare con i loro finanziamenti la formazione, quella vera e finalizzata all’acquisizione di competenze specialistiche. Siamo convinti che lo stesso impegno nella formazione e specializzazione del personale competa alle aziende che investono sul territorio, così come scritto nell’ultimo CCNL metalmeccanico, per poter creare non solo occupazione ma anche per poter commissionare lavoro all’indotto locale. Infine, il sindacato deve comprendere che nel mondo moderno e nel Sud del paese non basta più tutelare i soli lavoratori ma bisogna tutelare gli stabilimenti che spesso hanno il corpo sul nostro territorio e la mente in altri lidi e che come ultimi fatti di cronaca dimostrano sono i primi ad essere sacrificati nelle crisi o nelle ristrutturazioni.
In conclusione sindacato, istituzioni e aziende con un’azione corale possono dare una prospettiva al territorio, evitando di rincorrere l’emergenza e soprattutto di trattare i lavoratori come semplici numeri da redistribuire in questa o quella azienda e per questo siamo convinti della necessità di istituire sin da subito un tavolo negoziale con il contributo della Regione Puglia, dei sindaci dell’area ionico-salentina, di Confindustria e soprattutto di Leonardo e Avio Aero”.
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