L’avvocato Alessandro Saracino, nella qualità di Presidente FMPI Puglia (Federazione Medie
e Piccole Imprese), con riferimento alla ordinanza del Ministero della Salute dell’8.05.2021 con cui si
consente il diritto alle visite presso le strutture di ospitalità e lungodegenza da parte di familiari e tutori
oltre che alle uscite programmate dei residenti e ai rientri in famiglia, rileva in una nota quanto segue.
“La ordinanza in parola, solo genericamente e direi semplicisticamente, concede il diritto, appunto, alle
visite da parte dei familiari, alle uscite programmate dei residenti presso le strutture ribaltando, di fatto,
le responsabilità di eventuali contagi, che dovessero scaturire da questa ‘apertura’, ai gestori delle strutture
medesime a cui conferisce l’onere del protocollo in tal senso.
Va da sé, che tale libertà di azione in casi nefasti è sempre contestabile con addebito inevitabile di
responsabilità a carico dei gestori medesimi e delle direzioni sanitarie.
Invero, la ordinanza detta generiche indicazioni, tipo: la predilezione degli ambienti esterni come sede di
incontro tra visitatori/familiari e degenti, la indicazione al mantenimento di mascherina almeno FFP2
durante tutta la durata dell’incontro prevista per tutti i protagonisti degli incontri, o ancora, in caso di
visite nei locali interni, la sostituzione dei filtri dei sistemi di aerazione o la eliminazione – ove possibile
– della funzione ricircolo d’aria.
Tali indicazioni, da un lato non sono definibili come specifico protocollo, ma solo generiche istruzioni
che possono essere considerate unicamente una base per la redazione di un protocollo specifico, di fatto,
lasciata alla discrezionalità delle direzioni sanitarie e generali delle strutture, con le possibili conseguenze
predette; dall’altro lato, le predette indicazioni, già di per sè rappresentano un maggior costo a carico delle
strutture le quali già hanno patito gravose conseguenze economiche per tutto il periodo Covid a causa
dell’adozione di tutte le procedure e i DPI necessari al contenimento del contagio.
Pertanto, si richiede al Ministero della Salute di rivedere in senso più specifico tale ordinanza
prevedendo un vero e proprio protocollo specifico che sia adottabile dalle strutture anche al fine di
condividerne responsabilità eventuali, nonché prevedere contestualmente una specifica quota aggiuntiva
ai rimborsi istituzionali che possa mitigare la già grave situazione economica delle strutture in oggetto.
Tale invito viene sicuramente rivolto alla Regione Puglia in persona del proprio Presidente Dott. Michele
Emiliano e, più specificatamente, all’Assessore Lopalco, affinché – per quanto di loro competenza –
possano provvedere a tale adempimento evitando di lasciare ‘sole’, ancora una volta, tutte le strutture del
settore”.
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