di seguito l’ennesima denuncia del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il consigliere tarantino Renato Perrini, il capogruppo Ignazio Zulli e gli altri consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Francesco Ventola) sul nuovo nosocomio di Taranto
“Scommettiamo che, se cadrà il governo Draghi, il cantiere dell’ospedale San Cataldo di Taranto si fermerà? Non è una battuta, ma rende bene l’idea di cosa sta accadendo intorno a un ospedale che – di campagna elettorale in campagna elettorale – è stato inaugurato almeno tre volte. Ma al qual mancano 105 milioni per essere completato. Risorse che non ci sono. A conferma di una programmazione nefasta e improvvisata: era evidente fin dall’inizio che per quel tipo di struttura sanitaria servissero circa 250 milioni di euro. Aver bandito la prima gara (per 130 milioni) senza avere nel ‘cassetto’ il resto (105 milioni) non è un errore. E’ un danno enorme, perché oggi c’è il serio rischio che nel cantiere i lavori si fermino.
“Questa mattina, per l’ennesima volta, l’assessore alla Sanità Palese ci ha ‘assicurato’ che la Regione Puglia sta interloquendo con il Governo nazionale per reperire i 105 milioni di euro necessari per il secondo bando che prevede l’acquisto di arredi e strumentazione. Il sottosegretario Costa, ha riferito Palese, si è impegnato… ma se il governo cade?!? I tarantini restano senza ospedale. Non solo, il primo cantiere, con l’impresa costruttrice che ha praticamente completato le opere murarie, che resta di restare aperto all’infinito con i lavori fermi. Gli addetti ai lavori, che ringraziamo per la pazienza con la quale ogni luned? sono presenti in Commissione, hanno ribadito che non possono completare gli allacci perché non sanno come saranno alimentati in quanto questo deve essere previsto nel secondo bando.
“Di fronte a questa situazione abbiamo un presidente Emiliano che scappa, lasciando in Commissione Palese che si arrampica sugli specchi con gli occhi puntati su Roma. E allora noi di Fratelli d’Italia chiediamo e proponiamo che quegli occhi siano puntati su Bari, all’interno della Regione: il governo regionale pu? autorizzare la Asl di Taranto a fare anticipazioni e quindi bandire la seconda gara? E se la Asl non è in grado finanziariamente, la giunta pu? anticipare i 105 milioni dal bilancio autonomo? A dicembre con il Bilancio di previsione abbiamo approvato la possibilità di contrarre mutui per 200 milioni: perché non accedere a questa forma di finanziamento, come anticipazione?
“Altrimenti lo si dica, non a noi dell’opposizione ma ai tarantini: l’ospedale San Cataldo non vedrà la luce prima di tre anni nella migliore delle ipotesi… Il rischio vero è che rimanga una cattedrale del deserto. Per “colpa di Conte” che ha tolto la fiducia a Draghi. Per chi ci crede.”
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