Adesso c’è anche la data. La mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci si discuterà sabato 3 febbraio alle 16 nell’aula consiliare di Palazzo di Città.
E’ l’esito dell’accordo raggiunto nella conferenza dei capigruppo comunicato a tutti i consiglieri comunali dal presidente del Consiglio Piero Bitetti.
La mozione, originariamente lanciata dai consiglieri Massimo Battista di Una città per cambiare e Luigi Abbate di Taranto senza Ilva è stata poi sottoscritta da Francesco Battista (Lega), Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano (Fratelli d’Italia), Massimiliano Di Cuia (Forza Italia), Francesco Cosa, Walter Musillo e Cosimo Festinante (Svolta Liberale) , Antonio Lenti (Europa Verde), Vincenzo Di Gregorio e Lucio Lonoce (PD), Gianni Liviano (gruppo misto).
Per sfiduciare Melucci servirebbero 17 voti: al momento l’opposizione al sindaco può contare su 15 voti teorici: ai firmatari si aggiungerebbero Mario Odone del M5S e Luca Contrario di Una strada diversa.
L’esito finale dipenderà dall’atteggiamento dei consiglieri di Con, Bitetti e Fornaro, mentre le ultime nomine nelle partecipate (Kyma Servizi) sembrano aver rinsaldato l’intesa tra il primo cittadino e Italia Viva, rappresentata in Consiglio da Stellato e Casula.
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