“RICONVERSIONE, TRADITI DAL MOVIMENTO 5 STELLE”

Le annotazioni del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti a margine della conferenza sull'1 maggio

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Nel corso della conferenza stampa di “Uno Maggio Jazz” si è parlato anche del problema ex Ilva. “L’anno scorso avevamo orizzonti di gloria – hanno detto i “Liberi e Pensanti” in riferimento alla loro battaglia per chiudere l’acciaieria nel frattempo passata ad Arcelor Mittal -. Quest’anno siamo a leccarci le ferite. Molti di noi hanno costruito un progetto di riconversione che è stato disatteso” hanno aggiunto riferendosi all’M5s. “Avevamo disegnato un progetto, ma la forza politica si è appropriata dei nostri sogni e poi ci ha scaricato come merce avariata, negando l’innegabile – ha spiegato Gianni Raimondi -. Veramente una delusione atroce, una inversione ad u che ci ha allontanato dal movimento Cinque Stelle”. “Ora – hanno detto ancora – siamo al punto di partenza, perché in realtà non si è costruito niente. È un gioco dell’oca, parti e parti e poi torni sempre alla stessa casella. Ognuno fa di tutto per non prendersi le proprie responsabilità”. Riferendosi alla chiusura dell’acciaieria, per i “Liberi e Pensanti”, “il principio di precauzione è il principio di precauzione. Io, anzitutto, il rischio lo blocco, e poi, dopo aver fatto tutte le verifiche del caso, decido cosa fare e, soprattutto, se fare stesse cose di prima”.  “Il nostro obiettivo – hanno specificato i “Liberi e Pensanti” –  era chiudere il “mostro” siderurgico. Il movimento “Liberi e Pensanti” non è entrato nell’M5s, sono state scelte individuali. Ma il programma – é stato detto oggi – è diventato carta straccia, i parlamentari Cinque Stelle a Taranto devono girare con la parrucca e il cappello per non farsi riconoscere, nessuno ha il coraggio di venire qui e prendersi le responsabilità di quello che non ha fatto. Il signor Di Maio lo stiamo ancora aspettando”. (AGI)

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