REINTEGRO IN ARCELOR, FIOM CGIL VINCE CAUSA

Graduatorie giudicate invalide per il singolo caso

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La Fiom Cgil di Taranto consegue, avvalendosi del patrocinio del suo avvocato Massimiliano Del Vecchio, un risultato importante in merito alla pronuncia del Tribunale del lavoro di Taranto chiamato a decidere della validità delle graduatorie di assunzione dei lavoratori ex ilva in A.s. da parte della Arcelor Mittal Italia Spa, attuale società che gestisce lo Stabilimento siderurgico di Taranto.

Infatti, con sentenza n. 1681 del 2020, pubblicata il 20 luglio ultimo scorso, a fronte di un ricorso proposto da un lavoratore iscritto alla Fiom Cgil che si reputava illegittimamente escluso da Arcelor Mittal Italia SpA, il Tribunale ha annullato la graduatoria in riferimento alla posizione dello stesso lavoratore, dichiarandone il suo diritto alla assunzione e al pagamento delle differenze retributive dal 28.5.19 sino alla data di effettiva assunzione. In particolare il Giudice ha ritenuto, accogliendo le istanze difensive dell’avv. Massimiliano Del Vecchio, la contrarietà a buona fede delle scelte operate dall’azienda specificando che la stessa abbia adottato “…un criterio selettivo fumoso e di difficile riscontro a priori”, che non trovava riscontro negli accordi sindacali. Una sentenza che conferma – secondo quanto affermano i segretari Romano e Brigati – quanto sostenuto dalla Fiom Cgil che sin da subito si è adoperata, attraverso i propri RSU, valutando caso per caso la possibilità di intraprendere una causa giudiziaria nei confronti della multinazionale. “Il buon lavoro e la serietà con cui abbiamo affrontato tale vertenza – dicono – ha prodotto i primi risultati ed è sicuramente di buon auspicio per gli altri lavoratori che attendono la chiusura della propria vertenza”.

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