E’ rottura nel centrosinistra tarantino nella corsa alla presidenza della Provincia.
Il sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò ha ritirato la propria candidatura, in lizza con quella del sindaco di Taranto Rinaldo melucci, e si sfila anche dalla coalizione Terra Jonica 2050 ritirando il consigliere comunale grottagliese e capogruppo Aurelio Marangella.
E’ durissimo il messaggio inviato da D’Alò al Partito democratico.
“Ci siamo ritrovati, – scrive in una nota – senza alcuna condivisione e partecipazione, a decisioni imposte dal Partito Democratico provinciale e “company” che ha messo un “veto” sulla candidatura di Grottaglie ed escluso ogni altra ipotesi alternativa al Sindaco di Taranto. Questo non possiamo in alcun modo accettarlo e condividerlo. (non è un caso che lo stesso partito a Grottaglie non faccia parte della maggioranza).
Non mi riconosco – dice D’Alò – nel metodo di questo centro sinistra, succube di dinamiche imposte dal PD che, come al suo solito, senza alcun confronto vorrebbe imporre a tutti i territori decisioni concordate a porte chiuse.
Non parteciperemo a queste elezioni provinciali in quanto non riconosciamo nella figura del Sindaco di Taranto il garante politico che possa abbracciare e portare avanti tematiche per noi fondamentali, prime su tutte quelle che riguardano l’ambiente”.
D’Alò, per il momento, non commenta ulteriormente. Ma a poche ore dalla chiusura dei termini per le candidature alla presidenza dell’ente, sembrerebbero restare in campo solo Melucci per il centrosinistra e il sindaco di Maruggio Alfredo Longo, già candidato dal centrodestra.
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