Il segretario generale aggiunto Fim Cisl Biagio Prisciano interviene sulla fermato dell’Afo 2 all’interno dello stabilimento Acciaierie d’Italia.
Da alcune situazioni in atto, che stiamo approfondendo in queste ore, all’interno dello
stabilimento di Taranto si è proceduto con l’interruzione dell’operazione dell’abbassamento
di carica dell’Altoforno n. 2.
Inoltre, risultano un numero imprecisato di navi in rada, presso Mar Grande, cariche di
materie prime propedeutiche alla marcia degli impianti, ma che non vengono ormeggiate e
scaricate.
È l’ennesima dimostrazione della gestione fallimentare dell’Amministratore delegato
che sta portando alla chiusura, lo stabilimento di Taranto.
Ci chiediamo quali siano le motivazioni di tali scelte scellerate da parte del
management aziendale. Non è possibile continuare ad assistere alla politica del ricatto da
parte del socio privato ArcelorMittal. I lavoratori non possono e non devono essere utilizzati
come scudo, per ricevere finanziamenti a pioggia da parte dello Stato.
Nell’assemblea dei soci di ieri, vi è stato l’ennesimo nulla di fatto; il continuo rimbalzo
di palla, rappresenta una vera e propria sfida al Governo, al territorio, ai lavoratori.
Diciamo basta, si decida in fretta, in quanto è in ballo il destino di migliaia di lavoratori.
Lo Stato – per tramite Invitalia – assuma una volta per tutte, la maggioranza all’interno
della compagine pubblico-privata.
Il Governo italiano assuma il controllo, non può continuare ad essere ostaggio del socio
inadempiente ArcelorMittal. È fondamentale mettere in chiaro, una volta per tutte, quali sono
le reali intenzioni governative in termini di siderurgia. Non siamo mai stati affezionati alla
nazionalizzazione dell’impresa, ma oggi è necessario rimuovere tutti quegli ostacoli che
impediscono un vero rilancio organico e definitivo dell’ex Ilva, attraverso la salvaguardia di
Ambiente, Salute e Lavoro.
Bisogna assicurare a tutti i lavoratori di Acciaierie d’Italia, Ilva in Amministrazione
Straordinaria, Appalto e Indotto un presente migliore ed un futuro più certo.
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