PRESTAZIONI SANITARIE, STOP ALLE VESSAZIONI. LA SODDISFAZIONE DI FDI

La vicenda seguita sin dall'inizio dal consigliere Renato Perrini. Ok alla proposta di legge

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Qui di seguito una nota del coordinamento regionale di Fratelli d’Italia.

“Le richieste di pagamento per mancata disdetta di visite mediche (con ticket) e delle prestazioni sanitarie al pronto soccorso (non seguite da ricovero) antecedenti il 30 giugno del 2016 non saranno più dovute. Lo stabilisce una legge regionale approvata oggi all’unanimità su proposta di Fratelli d’Italia che da mesi aveva denunciato la vessazione che alcuni cittadini pugliesi stavano subendo da parte delle Asl, in modo particolare, quella di Taranto. Era stato, infatti, il nostro collega e consigliere Perrini, a essere uno dei primi a denunciare quanto stava accadendo: tarantini ai quali venivano richieste prestazioni ticket e sanzioni risalenti anche a 10 anni fa, per le quali era difficile anche presentare opposizione perché troppo datate nel tempo per ricordare il motivo della mancata prestazione.

“Nell’essere particolarmente soddisfatti per l’approvazione non possiamo non dare atto che il risultato ottenuto oggi in Consiglio è frutto di una collaborazione con consiglieri di maggioranza, primo fra tutti il pd Di Gregorio, ma anche della comprensione dell’assessore alla Sanità, Lopalco, che ha ammorbidito le sue posizioni intransigenti per un compromesso che salvaguardasse le ragioni della Pubblica Amministrazione – comprese quelle di comminare sanzioni per invogliare i cittadini a disdire anzitempo le prenotazioni in modo da dare ad altri la possibilità di effettuarle – e quelle del cittadino pugliese che si ritrova con un servizio sanitario regionale che spesso lo penalizza e mortifica e non lo favorisce. Si pensi solo alle lunghe liste di attesa sia per un esame diagnostico sia le lunghe ore di attesa ai pronti soccorsi. Per questo oggi Fratelli d’Italia è certa di aver portato a casa un risultato che sanerà, in modo particolare in questo momento di crisi economica, una vessazione davvero incomprensibile e per molti dai costi insostenibili.”

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