Autori in arrivo da tutt’Italia parteciperanno alla cerimonia conclusiva della terza edizione del Premio Letterario Nazionale “Melina Doti”, intitolato alla scrittrice di Sasso di Castalda (Potenza), che ha svolto la propria attività in Puglia a partire dai 50 anni. Per questa ragione la figlia Anna Langone ha voluto che il premio fosse riservato ad autori “over 50”, chiamati a scrivere un racconto breve sul tema “Il rapporto con le radici al tempo dei social” (e del Coronavirus), argomento aggiunto negli ultimi due anni di pandemia. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 10 dicembre, con inizio alle 18, nella Sala
Cortile del Museo Archeologico Nazionale “Dinu Adamesteanu” di Potenza, in
collaborazione con il MiC Direzione Regionale Musei Basilicata. Condurrà la serata Savino Zaba, interverrà la presidente di Giuria, la giornalista Carmen Lasorella, ospiti attori ed artisti lucani di fama nazionale. Verranno assegnati 4 premi in denaro, da 200 a 500 euro e, insieme a videomessaggi di personaggi amici del Premio, sarà proiettato il cortometraggio di Anna Langone “Scene da un cassonetto”, tratto dall’omonimo racconto del giornalista e scrittore barese Onofrio Pagone, vincitore della prima edizione del Premio. La storia del mini-film propone la questione sempre attuale del rapporto tra generazioni, adulti ed adolescenti, che malgrado il confronto-scontro, si ritrovano sul
terreno comune della salvaguardia dei valori, pur realizzata con modalità differenti. Un tema centrale nelle opere di Melina Doti, spesso costruite sul dialogo tra nonni e nipoti, genitori e figli, vero passepartout per dare futuro alle famiglie, ma anche alle piccole e medie imprese di famiglia, ossatura dell’economia meridionale, che traballa quando i piccoli marchi sono costretti a chiudere perché gli eredi non credono nell’attività e nelle scelte di chi li ha preceduti.
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