Azione congiunta di Kyma Ambiente e Polizia Locale di Taranto per rimuovere cataste e materiale di ogni tipo accumulato in varie zone della città. L’obiettivo è scongiurare i “falò” non autorizzati, in vista della ricorrenza di San Giuseppe.
I primi interventi sono stati effettuati in Città Vecchia e nel quartiere Salinella, disposti dall’amministrazione Melucci a tutela della legalità e del senso civico. Attività che proseguiranno nei prossimi giorni, fino a domenica 19 marzo, in altri quartieri cittadini dove saranno riscontrate situazioni analoghe.
L’accumulo di materiale ingombrante è vietato dalla legge. Le cataste rimosse sono costituite prevalentemente da materiale di diversa natura come infissi, mobili, sanitari, bancali in legno, elettrodomestici, pneumatici, la cui combustione incontrollata avrebbe generato emissioni pericolose e danneggiato abitazioni e aree verdi circostanti. I “falò” abusivi, inoltre, rappresentano un vero e proprio pericolo per chiunque si trovi nelle loro vicinanze.
Le squadre di Kyma Ambiente si sono occupate della rimozione del materiale, in alcune zone di Città Vecchia a mano e senza l’ausilio di mezzi meccanici. Alla Polizia Locale il compito di rimettere in sicurezza le aree e garantire lo svolgimento regolare delle operazioni. Tutti hanno fornito un prezioso contributo per ristabilire igiene e decoro.
«Il rischio causato da questi “falò” abusivi – ha spiegato l’assessore alla Polizia Locale Cosimo Ciraci – è assolutamente prevalente rispetto alla tradizione che qualcuno dice di voler onorare. Per questo motivo abbiamo avviato una decisa campagna di monitoraggio e rimozione, che porteremo avanti fino a domenica prossima. Con la scusa di festeggiare, infatti, molti si sbarazzano di rifiuti pericolosi che andrebbero smaltiti regolarmente, un gesto immorale e illegale che dobbiamo contrastare».
«La stretta sinergia con la Polizia Locale – ha aggiunto Giampiero Mancarelli, presidente di Kyma Ambiente – è finalizzata a garantire pulizia e sicurezza per i cittadini. In questo periodo siamo particolarmente impegnati su questo fronte, per evitare i gravi danni all’ambiente che questi roghi appiccati senza controllo possono generare».
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