PLURIMA MUNDI… SOTTO I RIFLETTORI
Intervista al leader della band tarantina in ascesa, Massimiliano Monopoli
Cresce sempre di più l’attenzione attorno ai Plurima Mundi. Si tratta di una band tarantina dedita ad un rock progressivo d’autore, incline alle grandi formazioni italiane del settore, come P.F.M., Le Orme, Il Banco del Mutuo Soccorso o il Rovescio della Medaglia, con uno sguardo rivolto ai gruppi esteri di maggiore blasone quali Gentle Giants, Jethro Tull e Genesis. Recentemente i Plurima Mundi si sono esibiti sul palco del FIM di Milano. LoJonio.it ascoltato il leader e violinista della band Massimiliano Monopoli:
Allora Massimiliano, puoi farci un resoconto dell’esperienza vissuta dai Plurima Mundi al FIM?
“Direi una bella esperienza . Abbiamo avuto la possibilità di suonare e farci conoscere da un pubblico che sapeva poco o nulla di noi e che ,alla fine della nostra performance, è rimasto entusiasta. Meglio di cosi non poteva andare e ne siamo contenti”.
Come è avvenuta la scelta da parte dello staff del FIM di dare spazio alla vostra band?
“Dovresti chiederlo a loro (sorride, ndr). Sta di fatto che il cd Percorsi uscito nel 2017 è andato bene , da diverse testate giornalistiche specializzate è stato messo fra i primi 10 lavori più belli del 2017, siamo usciti su ben tre libri dedicati al prog in Francia, Canada ed Italia per cui, forse, anche questo avrà fatto cadere la scelta su di noi”.
Che riscontri avete avuto da questa importante esperienza?
“La prima è una bella unità di gruppo, sul palco ci sentivamo a nostro agio e , molto probabilmente, questa esperienza ci aprirà ad altre situazioni di cui siamo in attesa di sapere qualcosa”.
Sono passati ormai diversi mesi dall’uscita del vostro ultimo album Percorsi. Potresti tracciare un bilancio?
“Non può che essere positivo . Il cd sta ancora “viaggiando” in varie radio italiane ed estere per cui sta mantenendo fede , anche , al suo titolo. Sta percorrendo la sua strada sino a quando … speriamo per ancora un po’”.
Quali saranno le vostre mosse future?
“Vorremmo concentrarci sull’attività live . Questa formazione rende bene dal vivo e sarebbe un peccato non approfittarne della situazione positiva”.
Per un vostro nuovo album quanto tempo bisognerà attendere?
“Spero il tempo giusto. Qualche idea sta arrivando . In tutti i casi meglio aspettare un po’ e realizzare un lavoro di livello con buona musica.Senza volere far previsioni spero che in due anni riusciremo a realizzarlo”.
Sul fronte live sarete ancora attivi oppure dopo il FIM vi prenderete una pausa?
“Suonare dal vivo nelle giuste location non è facile ma stiamo cercando di farlo.Nessuna pausa , sarebbe un errore farlo in questo momento”.
Come musicista come giudichi la scena musicale italiana?
“Ci sono diverse band di ottimo livello che, purtroppo, non sono conosciute perché viene propinata la solita minestra. In tutti i casi basta informarsi . Per fortuna ci sono radio che trasmettono musica inedita che “altri” ignorano preferendo propinarci le solite cose”.
C’è ancora vita per le band emergenti?
“Dato che esistono direi che , anche se con difficoltà, la risposta è affermativa. La mia speranza è che quando finirà questo momento in cui viene proposto il nulla, ci si accorgerà di quanta buona musica inedita viene prodotta oggi”.
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