La loro relazione si interrompe a maggio dello scorso anno, a causa delle continue vessazioni che era costretta a subire e che già l’avevano spinta a rivolgersi alle forze dell’ordine per sporgere denuncia.
Ma lui, un tarantino di 38 anni, non accetta la decisione e inizia, così, per la donna, un’odissea fatta di violenze e minacce.
L’uomo, in poco tempo, percorre tutte le tappe dell’escalation persecutoria ai danni dell’ex compagna, arrivando a coinvolgere le figlie minorenni, alle quali recapita, attraverso le chat, messaggi intimidatori indirizzati alla donna, e un conoscente della donna, apparso accanto a lei in una fotografia pubblicata su Facebook.
Inizia, così, anche per lui, lo stillicidio di minacce, anche di morte, che culminano nell’episodio verificatosi una settimana fa quando, nel cuore della notte, l’uomo viene svegliato da uno scoppio proveniente dalla strada. Quando si affaccia per verificare cosa sia successo, realizza che la sua autovettura ha preso fuoco.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, permettono di accertare che non si è trattato di evento accidentale ma che, dietro a quell’incendio c’è la mano dello stalker, immortalato dai sistemi di video sorveglianza presenti in zona mentre versa il liquido infiammabile sull’autovettura ed appicca il fuoco.
Sulla base del solido quadro rappresentato dagli investigatori, che hanno puntualmente ricostruito le condotte vessatorie poste in essere dall’uomo di gravità tale da cagionare, sia alla donna sia alle persone a lei vicine, uno stato di ansia e di timore per la propria incolumità al punto da spingerle a modificare le proprie abitudini di vita, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Rintracciato, l’uomo è stato arrestato e, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la locale Casa Circondariale.
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