PERRINI (FDI): “LAVORI APPALTATI AL NORD E QUI INQUINAMENTO E MALATTIE”

Il consigliere regionale sul cantiere Arsenale della Marina Militare

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“Come già avvenuto per l’ex Ilva e altre grandi aziende, anche il cantiere arsenale della Marina Militare penalizza le imprese e i lavoratori tarantini”.

A intervenire è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.

“Fincantieri, il grande appaltatore monopolista, stringe contratti solo con imprese del Nord, che poi ovviamente ricorrono a quelle del territorio per i subappalti, lasciando briciole e poche scelte.

“Il risultato è che a Taranto subiamo inquinamento, malattie, occupazione del territorio e zero lavoro. Addirittura ora si corre il rischio di un abbandono del sito di Buffoluto, un danno irreparabile per la storia della manifattura tarantina, col rischio di crearne un cimitero industriale come è per i gloriosi cantieri Tosi, abbandonati da decennio a incuria e danno ambientale. Non meglio la situazione per la nuovamente pubblica e commissariata dal Governo ex-Ilva, in amministrazione straordinaria, che dal 2018 doveva fare bonifiche e non ha ancora assunto nessuno dei 300 lavoratori che doveva impiegare per farle. Fu annunciata persino l’istituzione di un Centro operativo Trasparenza e Legalità in via Duomo, di cui da allora si perse le tracce.

“Per questo chiedo di estendere la clausola premiale sociale, legge sul Cis dal 2015, a tutte le realtà industriali pubbliche e partecipate dallo Stato nella città di Taranto quale area di crisi complessa. Ho anche chiesto all’eurodeputato Raffaele Fitto e al deputato Marcello Gemmato di Fratelli d’Italia – conclude Perrini – di intervenire nei loro ruoli in Europa e sul Governo nazionale. Non accetteremo più che il Governo Giallo-Rosso vengano a raccontare favole e usare il territorio di Taranto per far lavorare le imprese del Nord e far ammalare i tarantini”.

 

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