Padre e figlio di 60 e 41 anni sono stati arrestati dai Falchi della Squadra Mobile perché ritenuti presunti responsabili di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
I poliziotti dei Falchi da qualche giorno avevano messo sotto controllo l’appartamento dove abitavano i due arresati, sito al piano ammezzato di uno stabile del Quartiere Tamburi.
Dal continuo andirivieni di giovani, alcuni dei quali conosciuti come abituali tossicodipendenti, i Falchi avevano ipotizzato che in quella casa ed in particolare ad opera del 41enne – già arrestato per spaccio nel luglio scorso – fosse stata avviata una fiorente attività di spaccio.
Come annotato nel corso delle tante ore di appostamento, i clienti, dopo aver confabulato con un giovane che li attendeva sul marciapiede davanti al condominio, passavano in maniera rapida una banconota attraverso le feritoie della persiana di una finestra che affacciava sulla strada per ricevere qualche istante dopo un piccolo involucro.
I poliziotti per aver conferma dei loro sospetti dopo aver assistito ad uno di questi episodi, hanno fermato il giovane che aveva appena consegnato la banconota, trovandolo in possesso di un dose preconfezionata di cocaina.
Questa circostanza ha dato impulso ai poliziotti per procedere ad una perquisizione domiciliare nell’appartamento messo sotto controllo.
Gli agenti si sono così presentati alla porta di quella casa ritenuta la presunta piazza di spaccio e, nonostante gli insistenti appelli ad aprire la porta, sono riusciti ad entrarvi solo dopo alcuni minuti.
La perquisizione dei locali ha permesso di trovare nella camera che affacciava proprio sulla strada una dose preconfezionata di cocaina identica a quella sequestrata poco prima al giovane tossicodipendente e di recuperare nelle tasche di padre e figlio circa 500 euro in banconote di vario taglio, alcune delle quali preventivamente strappate per eliminare eventuali prove della loro illecita attività.
Al termine dell’operazione antidroga, i due fermati sono stati accompagnati negli Uffici della Questura per tutte le incombenze di rito.
Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente per la convalida, padre e figlio sono stato arrestati ed accompagnati presso la Casa Circondariale di via Speziale.
Il giovane complice che accompagnava i “clienti” verso la finestra dove avveniva materialmente l’attività di spaccio è stato denunciato in stato di libertà per gli stessi reati.
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