OTTO AUTO IN FIAMME AD ARCELOR MITTAL

DAVANTI ALLO STABILMENTO NEL CORSO DEL TURNO DI NOTTE

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Otto auto sono state incendiate la scorsa notte all’esterno del siderurgico ArcelorMittal a Taranto. Le auto, probabilmente appartenenti a lavoratori della fabbrica impegnati nel turno di notte, erano parcheggiate nell’area sosta della portineria imprese dove accedono i lavoratori terzi. La notizia dell’incendio delle auto é data da Uil e Uilm Taranto. Le vetture erano vicine fra loro. In corso le indagini per accertare l’episodio. Già molte altre volte auto parcheggiate all’esterno dello stabilimento sono state date alle fiamme ma mai in questa proporzione. Appena qualche giorno fa i sindacati avevano scritto ad ArcelorMittal, prefetto e questore di Taranto segnalando nuovi gravi danni alle auto in sosta.

“Il siderurgico é ormai letteralmente abbandonato, non solo all’interno, negli impianti e nelle manutenzioni, che non si fanno, ma anche in tantissime altre cose, e quanto accaduto nel parcheggio imprese ne costituisce concreta e allarmante conferma. La fabbrica sta cadendo a pezzi e nessuno fa nulla” dice all’AGI Gennaro Oliva, coordinatore di fabbrica Uilm. Le auto date alle fiamme sono un fatto che si inserisce in un contesto generale che vede già un clima pessimo tra ArcelorMittal, dipendenti, sindacati, imprese appaltatrici e cittá. Ieri c’é stato uno sciopero di 24 ore in fabbrica al reparto Produzione lamiere, un altro si terrà il 7 settembre sempre di 24 ore al laminatoio a freddo e ieri l’azienda ha comunicato ai sindacati la proroga della cassa integrazione Covid per 9 settimane, dal 14 settembre, per 8100 dipendenti diretti a Taranto. Peraltro la cassa integrazione é in atto a Taranto da luglio 2019. Diversi, e suddivisi per portinerie, sono i parcheggi dell’ex Ilva, tutti grandi anche se oggi molto meno affollati rispetto al passato perché da mesi ArcelorMittal tiene quasi 4mila diretti, la metà dell’organico in cassa integrazione. I parcheggi non sono custoditi, non c’é alcun impianto di videosorveglianza, né vengono controllati dalla vigilanza di stabilimento, presente solo alle portinerie, e versano da tempo in una condizione di evidente degrado con la presenza anche di cumuli di rifiuti. Tutti gli appelli e le petizioni fatte perché si intervenisse, sono caduti nel vuoto. La notizia dell’incendio é già stata lanciata sui social da alcuni lavoratori che hanno portato le foto delle auto ridotte ormai a carcasse e rottami. (AGI)

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