OPERAIO SCHIACCIATO DA UNA RUSPA A BRINDISI, LO SGOMENTO DELLA CISL

IL SEGRETARIO BR-TA SOLAZZO: "SITUAZIONE INTOLLERABILE"

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La Cisl Taranto Brindisi esprime “sconcerto di fronte all’ennesima notizia di incidente mortale sul lavoro” come quello avvenuto in data odierna a Brindisi, presso la Ipem, stabilimento industriale di stoccaggio del gas, dove un operaio di 52 anni è stato schiacciato da una ruspa.
“Non è più tollerabile né socialmente sostenibile questa vera e propria mattanza – dichiara Gianfranco Solazzo, segretario generale Cisl Taranto Brindisi – ed è esaurito il tempo di fermarsi alla sola pietà umana che si accompagna sovente alle manifestazioni di solidarietà, quasi a considerare tali eventi danni collaterali di qualsivoglia prestazione lavorativa mentre, viceversa, la stessa dovrebbe essere sempre assicurata come previsto da leggi e contratti e dal dovere morale.”
Si intervenga immediatamente, dunque, con “piani straordinari di intervento a tutti i livelli – prosegue Solazzo “degni di un Paese civile, mettendo al centro la sicurezza sul lavoro, che significa anche rispetto per la vita e per la dignità di ogni persona, al fine di scongiurare quella che oramai si configura come l’emergenza delle emergenze.”
La Cisl territoriale dichiara la propria vicinanza alla famiglia del lavoratore deceduto, pur nella consapevolezza che ciò non basta!
“Sono totalmente fondate le ragioni che hanno determinato la scelta della mobilitazione nazionale, che vedrà il sindacato confederale manifestare unitariamente il prossimo maggio a Bologna (giorno 6) Milano (giorno 13) e Napoli (giorno 20), per chiedere con ancora più determinazione che il Governo nazionale apra immediatamente il tavolo di confronto sulla piattaforma rivendicativa su cui da tempo la Cisl insieme con Cgil e Uil ha chiesto di confrontarsi – puntualizza il segretario generale – perché si produca un piano nazionale straordinario sulla salute e sicurezza sul lavoro.”
Inoltre, lo stesso Pnrr rende disponibili “risorse finanziarie in materia di sicurezza ma non è affatto chiaro quale sarà la messa a terra della progettazione conseguente.”
Occorre certamente “fare chiarezza sulle dinamiche della morte dell’operaio e gli enti preposti sono chiamati a verificarle senza sconti per nessuno ma bisogna voltare pagina – insiste Gianfranco Solazzo – eseguendo ispezioni a tappeto, verifiche più che periodiche, punendo pesantemente chi mette a rischio la vita delle lavoratrici e lavoratori e, al contempo, pensando a criteri di premialità per le imprese che investono per preservare la vita delle persone sul lavoro.”
L’argomento della sicurezza nei luoghi di lavoro, dunque “rientri a pieno titolo nei programmi delle scuole fin dai primi anni ma anche nei piani di formazione continua dentro e fuori i luoghi di lavoro, non solo per i dipendenti diretti e indiretti di una impresa ma anche per chi voglia fare impresa – conclude Solazzo – e si investa strutturalmente in capitale umano presso gli enti strumentali del territorio preposti alle ispezioni implementando un piano straordinario di assunzioni. Il Governo dimostri sensibilità e responsabilità verso questa vera e propria piaga nazionale .”

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