Dure critiche alla nuova Giunta comunale di Taranto sono state espresse dal consigliere comunale di Forza Italia Massimiliano Di Cuia.
“Un’altra Giunta comunale per Melucci, dopo un mese di paralisi amministrativa trascorso a zoppicare alla ricerca di numeri che non ci sono: il sindaco resta completamente isolato, abbandonato del tutto dai partiti che lo hanno sostenuto nell’ultima tornata elettorale. Una Giunta, quindi, priva di qualsiasi prospettiva politica e dalla vita breve visto che non c’è alcun collante ideologico e programmatico, ma esclusivamente un irragionevole attaccamento alla
poltrona che sta determinando danni irreversibili per la città. Assessori che cambiano la delega, con un giro di valzer che non aiuterà Melucci a trovare la stabilità necessaria ad amministrare la città. Solo un giro di poltrone insomma, i cui risultati saranno visibili tra poche, pochissime settimane. Per Forza Italia la via maestra a questo punto resta quella del voto anticipato, unica possibilità per liberare Taranto da una gestione politica ed amministrativa scellerata e senza senso”.
Di “Giunta cinica” parla invece il circolo Impastato di Rifondazione Comunista.
Dopo ben tre settimane Taranto ha finalmente una giunta. Sarebbe una buona notizia, se non fosse che tutti i nodi politici esplosi col voto sul bilancio restano sul tappeto.
Gli assessori che si apprestano a governare la città sono una compagine raffazzonata, frutto di trattative personali fra il Sindaco e singoli consiglieri, nel quadro di una maggioranza quanto mai precaria. Del nuovo esecutivo si ignora del tutto il profilo programmatico: qual è la sua posizione rispetto ai problemi che assillano i tarantini (salute, lavoro, gestione dei rifiuti ecc.)? Sappiamo solo che il tale consigliere ha espresso il tale assessore (e altri esprimeranno presidenti e consiglieri di amministrazione delle partecipate). Questa non è una giunta civica, come qualcuno si era affrettato a definirla, bensì una giunta cinica.
Ma quanto durerà? La domanda è lecita, visto che la coalizione con cui Melucci è stato eletto è morta e sepolta, mentre quella appena nata è un accrocco di personaggi in cerca d’autore. Arriveranno “aiutini” da destra?
Nel frattempo la città è in uno stato di degrado materiale e morale senza precedenti. Da ultimo, si registra il silenzio assordante del Sindaco sull’inchiesta sui servizi cimiteriali, che vede coinvolte figure di primo piano della struttura amministrativa. Un richiamo forte alla legalità dovrebbe essere il minimo per chi ha responsabilità di governo, soprattutto ora che sta per riversarsi sulla città una pioggia di denaro.
Non è più il momento di indugiare. Né sono più tollerabili ambiguità. Come si pone il principale partito del centrosinistra, il PD, rispetto a questa situazione? Dice di essere fuori dalla maggioranza, ma personalità elette fra le sue fila siedono in giunta. In assenza di chiarezza è inevitabile che prevalgano giochetti da politicanti.
Il teatrino messo in piedi da Melucci deve essere sbaraccato una volta per tutte. Non si può lasciare che opportunità storiche per la nostra comunità vengano gestite da chi concepisce la cosa pubblica come dominio privato. E’ urgente costruire un’alternativa che risollevi Taranto dalle sabbie mobili in cui è stata fatta sprofondare.
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