NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO, “ARCHITA” ALLA RIBALTA

Performance degli studenti e relazione di Francesca Poretti su “Ovidio: il carmen e l’error”

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Anche quest’anno il Liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT) si conferma promotore della
Notte Nazionale del Liceo Classico, ideata dal prof. Rocco Schembra. Quest’anno siamo giunti
alla V edizione di questa straordinaria esperienza che l’anno scorso ha registrato la
partecipazione di oltre 400 Licei Classici su tutto il territorio nazionale con un’eco di grande
rilievo sui media e da quest’anno l’iniziativa, già sostenuta dal MIUR, si avvale anche del
partenariato di RAI CULTURA e RAI SCUOLA. Studenti e docenti del Liceo Classico
propongono in questa serata quanto di più bello e di culturalmente affascinante sono stati in
grado di realizzare, ma soprattutto promuovono la cultura classica in tutte le sue forme
(lettura di passi di opere classiche, drammatizzazioni, conferenze, mostre ecc.).
L’11 gennaio 2019, a partire dalle ore 18.00, il Liceo Classico “Archita”, attraverso le
performance dei propri allievi, vuol far comprendere alla cittadinanza quanto oggi più che
mai la cultura classica contribuisca non solo alla formazione dei giovani ma ad una concreta
riflessione sul presente, offrendo una chiave di lettura del futuro. Il titolo della serata,
coordinata dalla prof.ssa Tania Rago, responsabile del Dipartimento di Latino e Greco, è “La
bellezza dei classici, la bellezza nei classici”; infatti sarà di scena la bellezza in senso concreto,
attraverso l’arte di farsi belle con la realizzazione da parte degli studenti di prodotti per la
cura del corpo ispirati all’antica Grecia e a Roma partendo da Teofrasto ad Ovidio e, in
senso poetico, attraverso performance che mettono in scena la bellezza causa di guerra,
rovina e distruzione di se stessi: “….E la bellezza cambiò il mondo”. A seguire tutto quello che
di “bello” il Liceo classico è in grado di realizzare: “Odi et amo. Gli studenti in cattedra”;
“Medicina celeste e medicina terrena in Grecia antica”; Intervista ad Odisseo; “Alle origini
dell’arte: il mondo preistorico ‘inventa’ la bellezza”; “Saffo ed Alda Merini: quando le Muse
parlano”; “Il Medioevo e il matrimonio di Maria d’Enghien…la figura femminile: ornamenti e
bellezza”. La professoressa Francesca Poretti, presidente della Delegazione tarantina “Adolfo
Federico Mele” dell’AICC, terrà la relazione “Ovidio: il carmen e l’error”.
Studiare la lingua di un popolo è come vivere la vita di questo popolo e appropriarsi del suo
modo di pensare e questo testimonia che lo studio dei classici è uno specchio essenziale: riflette
l’anima di tutti i tempi che attraversa.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO REGGENTE
Angela Maria Santarcangelo

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