Fu licenziato da ArcelorMittal Italia perché sul proprio profilo social aveva invitato a vedere una fiction di Canale 5, con Sabrina Ferilli protagonista principale, dove si narrava di una ragazza che si ammalava a causa dell’inquinamento industriale. Ma il dipendente ex Ilva, Riccardo Cristello, è stato sempre reintegrato dalla Magistratura e il licenziamento, di conseguenza, annullato. Ora arriva anche il responso favorevole della Cassazione. La Suprema Corte ha infatti confermato quanto deciso nei precedenti gradi del procedimento dal giudice del Lavoro di Taranto e dalla Corte d’Appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, e quindi l’illegittimità del licenziamento dell’aprile del 2021. A favore di Cristello, si erano espressi la stessa Ferilli e diversi personaggi del mondo dello spettacolo. Nella sentenza della Corte d’Appello confermata in Cassazione, si legge tra l’altro che “sulla base degli elementi di fatto acquisiti al giudizio, il post contestato, contenente l’esortazione a visionare una fiction televisiva narrante la morte di una bambina causata da malattia indotta dalla vicinanza di uno stabilimento siderurgico” non aveva “nessun riferimento né diretto, né indiretto al suo attuale datore di lavoro, che solo di recente ha rilevato lo stabilimento, e nulla ha a che vedere con la vicenda rappresentata nella fiction in questione”. E quindi “il fatto contestato è insussistente, perché nessun comportamento di rilievo disciplinare, idoneo ad offendere il datore di lavoro o lederne la reputazione, è stato posto in essere”. Posizione, questa, convalidata ora dalla Corte di Cassazione. La vicenda giudiziaria è partita a maggio 2021, con il ricorso con cui Riccardo Cristello, difeso dall’avvocato Mario Soggia e assistito dal sindacato Usb, ha impugnato il licenziamento di ArcelorMittal Italia. Un provvedimento disciplinare dell’azienda aveva infatti colpito il lavoratore, in quanto aveva condiviso su Fb un post che sottolineava le analogie tra la fiction “Svegliati Amore Mio” interpretata dalla Ferilli e la recente storia di Taranto. Secondo Franco Rizzo, dell’esecutivo confederale Usb, “si mette una pietra tombale sulla tristissima vicenda Cristello che racconta tanto della gestione ArcelorMittal dello stabilimento siderurgico, al punto da essere della stessa rappresentativa. Un momento, quello, in cui è stato addirittura messo in discussione un diritto fondamentale come quello di esprimere la propria opinione. Riccardo Cristello è un esempio di coerenza e determinazione”. Secondo il legale Mario Soggia, “è stata una lunga ed aspra vertenza quella di Cristello. Una battaglia per difendere la sua dignità di lavoratore e di uomo e la sua libertà di pensiero e che ha trovato ragione in ogni grado di giudizio fino alla Corte di Cassazione”.
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