Riceviamo e pubblichiamo un intervento del segretario della Uiltrasporti Carmelo Sasso che propone una riflessione sulla situazione tarantina e sulle nomine delle società in house con una occhiata alle prossime elezioni.
Sulle nomine nelle Società in-house si giocano gli equilibri delle prossime elezioni
comunali.
Tutto è virtualmente legato alla approvazione dei bilanci delle società partecipate e il
nodo sarà sciolto subito dopo l’approvazione dei rispettivi documenti contabili,
questa la versione ufficiale.
Nella realtà le interlocuzioni e trattative varie sono già iniziate da tempo per dipanare
la matassa che ha assunto un valore politico non indifferente se si guarda alle
prossime elezioni comunali.
A noi farebbe piacere se le valutazioni fossero basate su ben altri fattori, come ad
esempio la qualità dei servizi offerti alla città, la soddisfazione dell’utenza e non per
ultimi la serenità dell’ambiente di lavoro e la gratificazione delle risorse umane.
Poiché trattasi di aziende pubbliche, ad indirizzo e finanziamento interamente
pubblico, queste mission dovrebbero essere costantemente al centro della gestione
delle tre Società in house Amiu spa, Amat Spa ed Infrataras Spa, come re-brandizzate
rispettivamente KYMA Ambiente, KYMA Mobilità e KYMA Servizi.
Purtroppo, la politica non riesce a rinunciare ad utilizzare queste società, piuttosto
che come erogatori di servizi di qualità ai cittadini, come incubatori di consenso e
distributori di prebende ad aziende e professionisti vari che puntualmente si ritrovano
più o meno direttamente richiamati nell’albo dei fornitori di beni e servizi.
Abbiamo oramai perso il conto di quale repubblica sia oramai questa, mentre in
perfetto stile anni 80 la politica continua a gestire la “cosa pubblica” “pro domo suo”
iniziando dalle nomine nei CDA, continuando nella continua ricerca del consenso
attraverso i più arcaici meccanismi clientelari della prima repubblica.
Pare importare poco se nell’azienda di igiene ambientale Amiu le cose siano
nettamente e visibilmente migliorate con la presidenza Mancarelli, riuscendo a
risolvere problematiche ataviche e iniziando finalmente a spingere sulla differenziata
in maniera seria, informando i cittadini e sanzionando gli incivili.
Appare purtroppo ancor meno rilevante se in Amat, il servizio di trasporto continui ad
essere del tutto inadeguato ed i lavoratori insoddisfatti, sfiniti da mesi di covid e di
servizi svolti con enormi sacrifici, senza alcun riconoscimento o gratificazione.
Non si ricorda una stagione di cosi forte conflitto sindacale in Amat con tante iniziative
di sciopero alle quali la direzione aziendale non è riuscita a porre un argine attraverso
il riconoscimento e soddisfacimento delle legittime richieste dei lavoratori.Ciò che ci preoccupa è che in condizioni cosi diverse tra le diverse aziende in house le
scelte dovrebbero essere assunte guardando al merito delle questioni, al valore delle
professionalità in campo.
Le valutazioni dovrebbero essere incentrate sui risultati prodotti in base alle risorse
impiegate ed alla qualità della spesa, poiché ad esempio i costi di AMIU con
particolare riferimento ai costi di raccolta e conferimento in discarica, rappresentano
da anni la voce prioritaria del bilancio generale dell’ente Comune oltre che dello
specifico capitolo “debiti fuori bilancio”.
Ancor maggiore attenzione andrebbe rivolta ad AMAT che sarà il soggetto attuatore
di importanti progetti per il rilancio della città, legati alla mobilità sostenibile con una
dotazione di risorse governative considerevoli, le quali devono necessariamente
essere “messe a terra” nella migliore maniera possibile evitando ritardi e sprechi.
Quanto sopra espresso stride fortemente con l’atteggiamento fin ora assunto dai
decisori che stanno semplicemente compiendo un’operazione di natura politica in
perfetto stile Cencelli, valutando semplicemente gli equilibri politici in vista delle
prossime comunali.
Invece di guardare come avviene nel privato alle capacità, alle professionalità ed ai
risultati in base agli obbiettivi si continua a guardare il colore della canotta di questo
o quel sodale di questo o quel movimento politico a premiare e tener buono questo
o quel candidato ancor di più se non eletto al consiglio regionale.
Noi sostanzialmente siamo stanchi di ascoltare e leggere comunicati roboanti che
parlano di svolta, futuro, cambiamento e continuare ad assistere a questi mortificanti
teatrini vintage.
Ben venga la marea di progetti prodotti negli ultimi anni, che hanno fatto fin ora solo
il bene dei progettisti incaricati, ma si sta attentamente portando il conto di quanto
questi progetti stiano costando e di quanti di questi saranno ammessi a
finanziamento e magari anche realizzati.
Confidiamo che l’attuale amministrazione mentre si candida alla
continuità amministrativa, con la maggiore esperienza acquisita, con una maggiore
sensibilità a questi aspetti non in ultimo quelli di natura etica e dopo 4 anni di
gestione della città sappia cogliere questa nostra sollecitazione con il giusto spirito.
Si compia alla vigilia delle scelte che andranno fatte una riflessione più attenta ed
accurata rispetto al passato che segni una discontinuità vera ove necessario e che
dia sostegno a chi ha operato bene.Noi ci limiteremo come sempre ad esercitare il ruolo che ci compete, ed osservare
insieme ai nostri lavoratori le scelte che verranno assunte e valuteremo
con attenzione i comportamenti da mettere in campo per il bene dei cittadini
e dei lavoratori della Taranto del futuro, quella vera.CARMELO SASSO
Segretario Provinciale Uiltrasporti
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