MORI’ PER L’AMIANTO, FINTECNA E TELECOM RISARCIRANNO LA FAMIGLIA

LA SENTENZA DEL GIUDICE DEL LAVORO DEL TRIBUNALE DI TARANTO

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È stato vittima dell’amianto ed é morto di mesotelioma pleurico. Le società Fintecna e Telecom sono state condannate dal giudice del lavoro del Tribunale di Taranto, Cosimo Magazzino, a risarcire gli eredi di un lavoratore morto a 67 anni. L’uomo aveva lavorato alle dipendenze di varie società che si sono avvicendate nella gestione dello stabilimento siderurgico di Taranto ex Ilva. Gli eredi, dichiara l’avvocato Mario Soggia, “hanno voluto mantenere la riservatezza sulla quantificazione”. L’uomo aveva lavorato all’interno del siderurgico sin 1972 e per 20 anni è stato esposto a sostanze altamente tossiche ed in particolare  all’amianto.

“Si registra così – commenta Soggia – un’altra tragica storia legata all’amianto che, secondo gli studi scientifici più accreditati, continuerà ancora a mietere vittime negli anni a venire, nonostante sia stata resa illegale nell’anno 1992”. “Con la sentenza – aggiunge Soggia – si potuto appurare che i gravi errori che sono stati commessi in passato per effetto della disattenzione alla salute dei lavoratori, non rimarranno impuniti sotto il profilo risarcitorio, avendo il Tribunale di Taranto,  per la prima volta in assoluto, individuato un’altra azienda società, la Telecom Italia spa, che, pur non avendo alcuna soggettiva responsabilità nella tutela della sicurezza dei lavoratori,  è comunque civilmente responsabile dei danni cagionati dalle società che l’hanno preceduta”. (AGI)

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