“C’è ottimismo sul negoziato e c’è la volontà assoluta di Mittal di rimanere”. E’ quanto ha detto l’Ad di ArcelorMittal Lucia Morselli alle organizzazioni sindacali nel corso di un incontro che si è svolto nello stabilimento siderurgico di Taranto. A riferirlo è Francesco Brigati, coordinatore di fabbrica delle Rsu Fiom Cgil, aggiungendo che dalle dichiarazioni della manager emerge che “Mittal non vuole andare via, e la sostituzione dei dirigenti non va assolutamente letta con questa chiave”.
“Morselli ci ha detto – continua – che bisognava dare una scossa, con i manager precedenti non c’era un buon feeling, è stato quindi necessario sostituirli e Mittal ha voluto dare fiducia a chi c’era già nel siderurgico per dare continuità”.
All’incontro con i coordinatori di fabbrica di Fim, Fiom e Uilm hanno partecipato anche il direttore delle risorse umane, Arturo Ferrucci, e il responsabile delle relazioni industriali, Cosimo Liurgo.
Abbiamo parlato della possibilità di usare il Just transition fund europeo (Fondo per la transizione giusta) anche per Taranto”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del suo incontro con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Oggi (martedì 6 febbraio 2020, ndr) ho anche visto a Londra il signor Mittal”, ha ricordato Conte. Il nodo da sciogliere resta quello degli esuberi. E non solo. L’ipotesi che si fa strada è quella della creazione di una Newco.
Tornando all’incontro con Mittal, “è stato utile a verificare che ci sono “obiettivi” condivisi e a dare “nuova linfa ai nostri negoziatori”. Così Giuseppe Conte ha descritto ai giornalisti che lo aspettavano di fronte all’ambasciata italiana a Londra l’esito del colloquio avuto a Londra con Lakshmi Mittal, numero uno di ArcelorMittal, dedicato al dossier dell’ex Ilva.
“Non dovete pensare che sia stato un incontro per negoziare i dettagli, però è stato un incontro utile per ribadire le linee strategiche di fondo di questo negoziato, ci siamo aggiornati”, ha spiegato Conte dopo l’incontro con Mittal, durato circa un’ora nella sede dell’ambasciata, dopo che il presidente del Consiglio aveva partecipato in mattinata con il premier britannico Boris Johnson all’evento di lancio della conferenza Onu sul clima CoP26 2020.
“Ovviamente – ha proseguito Conte – ci sono i nostri rispettivi negoziatori e lo staff di legali che stanno lavorando, si sta definendo il piano industriale, si stanno anche creando anche le premesse per l’ingresso del pubblico, perché, come abbiamo detto, ci sarà anche un investimento pubblico.
Sugli esuberi all’ex Ilva il governo ritiene che “i numeri iniziali” di ArcelorMittal restino inaccettabili, ha detto Conte. “Gli ho ribadito che i loro numeri iniziali non sono accettabili” e che per il governo italiano è “fondamentale preservare un livello occupazionale adeguato, elevato”.
Giuseppe Conte si è soffermato nel suo incontro londinese sul dossier ex Ilva con Lakshmi Mittal, presidente e Ad di ArcelorMittal, “anche su aspetti tecnici riguardanti la transizione energetica”.”Voglio, vogliamo, tutto il Governo ma anche il sistema Italia, che” Taranto diventi “uno degli stabilimenti più innovativi al mondo, per quanto riguarda la transizione industriale ed energetica”, ha rimarcato.
“In tribunale bisogna andarci, ma sarebbe bene arrivarci con un accordo”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte dopo l’incontro di oggi a Londra con Lakshmi Mittal, numero uno di ArcelorMittal sul dossier ex Ilva, rispondendo a una domanda sulla scadenza del 7 febbraio per l’udienza sul contenzioso in atto col colosso indo-francese dell’acciaio.
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