Col decreto ‘Milleproroghe’ arrivano due provvedimenti che mettono in sicurezza economica e di reddito quasi 2 mila lavoratori di Taranto: sono i 1600 di Ilva in amministrazione straordinaria e gli oltre 400 ex Taranto Container Terminal nel porto di Taranto. Lo annuncia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alla programmazione economica, Mario Turco. I due provvedimenti hanno un valore economico di circa 24 milioni di euro. In particolare, spiega Turco, il Consiglio dei ministri “ha approvato il riconoscimento dell’integrità salariale relativa al trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria per i dipendenti ex Ilva. Il provvedimento del Governo, inserito nel decreto Milleproroghe, proroga per l’intero anno 2021 – afferma Turco – l’integrazione salariale, associandola anche alla formazione professionale per la gestione delle bonifiche, con un impegno finanziario di 19 milioni di euro, a valere sul Fondo sociale per l’occupazione e formazione”.
“Il Governo – afferma il sottosegretario – ha altresì approvato la proroga per il 2021 della Cassa integrazione per i lavoratori portuali dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale per un importo complessivo ulteriore di 5,1 milioni di euro a valere sul Fondo per le politiche attive sul lavoro”.
“Anche tale provvedimento – dice Turco – è stato inserito nel Milleproroghe. L’esecutivo conferma così l’attenzione verso il territorio di Taranto, e in particolare verso quei lavoratori fragili che vivono in evidenti contesti di crisi industriale”.
I dipendenti dell’Ilva in amministrazione straordinaria, sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore dal primo novembre 2018, data di subentro in fitto di ArcelorMittal Italia. Quest’ultima non ha assunto questo personale che così è rimasto in cassa. Ai circa 1600 di Taranto, vanno aggiunti altri 200 per gli altri siti del gruppo dell’acciaio. Sinora i dipendenti di Ilva in amministrazione straordinaria hanno sempre ottenuto questa integrazione che permette di rafforzare economicamente la stessa cig. Per questi lavoratori e i sindacati metalmeccanici chiedono che siano ricompresi nelle trattative da poco cominciate tra Governo, Invitalia, ArcelorMittal e Ilva in amministrazione straordinaria per la loro ricollocazione occupazionale, così come prevede l’accordo di settembre 2018. Confermato l’utilizzo nelle bonifiche di competenza dei commissari Ilva, per le quali hanno già frequentato corsi di formazione. Gli ex Taranto Container terminal – la società attraverso la quale Evergreen ha gestito l’infrastruttura del porto di Taranto sino ai primi del 2015 -, rimasti senza lavoro, sono invece in carico all’Agenzia per il lavoro portuale. Questa è nata con un decreto legge di fine 2016, eroga una indennità di mancato avvio al lavoro ed ha avuto una copertura fondi per un triennio che scade a giugno 2021. Il nuovo stanziamento copre un anno ulteriore. Gli addetti ex Tct saranno gradualmente riassorbiti dalla nuova società terminalista, San Cataldo Container Terminal, del gruppo Yilport, man mano che i volumi di traffico cresceranno. La nuova società ha già assunto 81 del bacino ex Tct. (AGI)
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