Contro la chiusura del mercatino delle Pulci di Taranto si esprime il consigliere comunale Massimo Battista. ecco la sua nota:
Dopo quasi 9 anni, il Mercato delle pulci, nato nel lontano 2010, con lo scopo di proporre ai cittadini un momento d’incontro tra quanti erano interessati allo scambio, alla vendita e all’acquisto di oggetti di particolare pregio, è rimasto chiuso.Con ordinanza sindacale la numero 45 del 26- 09-2019, Il Sindaco ha ordinato che a far data dal 06-10-2019, il divieto di svolgimento del “Mercato delle Pulci” per gravi inadempienze da parte di alcuni operatori non autorizzati e per questioni di sicurezza e ordine pubblico.Come sempre succede nella nostra città, si è forti con i deboli e deboli con i forti. Vorrei ricordare a chi, giustamente ha provveduto al blocco del Mercatino, che ci sono tanti venditori, dotati di regolare licenza, ma che purtroppo per colpa di alcuni hanno subito la chiusura del mercatino. Solo per la cronaca, in data 19-03-2019 Il consiglio comunale ha approvato il regolamento del “Mercato delle pulci”, all’art 3 recita che al mercato sono ammessi i privati, definiti “hobbisti”, previa presentazione di apposita domanda di partecipazione. L’assegnazione del posto nel mercatino dovranno contenere espressa menzione della categoria merceologica.Mi auguro che il blocco del Mercatino sia solo temporaneo, basterebbe far rispettare ciò che è previsto nel regolamento approvato il 19-03-2019, individuando anche altra area idonea. Per chi non l’avesse capito lo scopo del Mercatino è da preservare assolutamente, chi non in regola con i pagamenti ed è senza licenza se ne dovrà fare una ragione. Questo perché ci sono tantissimi operatori che pagano regolarmente, vivendo con gli incassi delle vendite e per colpa di alcuni non possono pagare tutti.In una città con oltre 70 mila disoccupati che non trovano lavoro, nonostante la presenza ingombrante delle industrie, anche questo è un modo di portare il pane a casa.Con buona pace di chi è convinto che l’unico lavoro da tutelare sia quello legato alle grandi industrie che, è bene ricordarlo, portano anche malattie e morte.
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