Il sindaco Rinaldo Melucci, in una lettera, sottolinea la necessità di decisioni drastihce sulla questione Ilva, a maggior ragione dopo il primo contagio di un lavoratore:
Avevamo chiesto al Prefetto di Taranto, sin dai primi casi di contagio nella nostra provincia, di assumere decisioni sull’ex Ilva per contrastare il coronavirus. Purtroppo le nostre preoccupazioni sembrano essersi rivelate fondate. Ma il gestore evidentemente non sta operando con la stessa energia e restrittività con la quale stiamo operando noi nei confronti della città. Ci ha abituati a questa noncuranza, purtroppo. Non possiamo consentire che siano vanificati tutti i nostri sforzi e i sacrifici dei nostri cittadini.
Su questo nuovo contagio, per altro, non abbiamo ricevuto ancora alcuna comunicazione ufficiale con maggiori dettagli. Non ci meritiamo informazioni di seconda mano o parziali, non possiamo apprendere le notizie prima di tutto dalla stampa. La ASL deve adesso impegnarsi nel fornirci dati tempestivi e approfonditi. I tarantini non possono vivere nel limbo.
Invochiamo decisioni immediate e definitive a tutela dei lavoratori dello stabilimento siderurgico e delle loro famiglie. Il provvedimento prefettizio potrebbe non essere sufficiente, l’attività dell’ex Ilva non è essenziale e, per altro, entro poche settimane ArcelorMittal deve comunque provvedere al fermo di molti impianti per effetto della nostra ordinanza sindacale sulle emissioni inquinanti. Non c’è davvero alcun motivo valido per andare avanti. Altro che minimo tecnico!
Il Sindaco
Rinaldo Melucci
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