Commenti e soddisfazione per l’istituzione a Taranto di un Corso di Laurea in Medicina a partire dal prossimo anno accademico.
Sono davvero lieto di apprendere – scrive il sindaco Melucci – che l’accordo di programma che abbiamo sottoscritto e finanziato con circa 1 milione e mezzo di euro mesi fa con l’Università degli Studi Aldo Moro abbia nei fatti costituito, come era nelle intenzioni oroginarie, il fondamento sul quale istituire finalmente il corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia a Taranto.
È una limpida testimonianza del fatto che una amministrazione efficiente, volitiva e lungimirante può dare ai cittadini risultati concreti più di anni di sterili proclami.
Sento di ringraziare il Governatore Michele Emiliano per aver sposato da subito questa iniziativa del Comune di Taranto ed averla rafforzata sino al traguardo finale. Vorrei aggiungere anche un ringraziamento particolare al Direttore Generale, il dottor Ciro Imperio, e a tutto lo staff del Comune di Taranto che ha duramente lavorato per questo grande traguardo della intera città.
Ora si lavori tutti insieme per adeguate sedi della nuova facoltà, per le specializzazioni necessarie almeno quanto il corso magistrale ed anche per un piano dei ricercatori, non senza dimenticare gli ancora innumerevoli bisogni del Polo Universitario Ionico.
Sull’argomento si registra anche l’intervento di Walter Musillo di Idea Indipendente.
La storia della nascita di un nuovo corso di laurea in Medicina per il distaccamento tarantino dell’Università di Taranto è certamente una notizia importante, ma ancora più importante è il risultato ottenuto dalla comunità ionica che in maniera coesa ha lavorato alla realizzazione di questo significativo traguardo.
Commenta così il leader di Idea Indipendente, Walter Musillo, la notizia che proprio in questi giorni tiene banco rispetto l’offerta formativa dell’Università di Bari rispetto al polo tarantino.
Credo che vada assegnato un merito straordinario al metodo perseguito da una serie di protagonisti territoriali e non – spiega Musillo – considerato che proprio lo scorso 25 febbraio in una sala gremitissima del Palazzo della Provincia, riuscimmo come movimento politico a mettere insieme una serie di attori che avrebbero potuto determinare l’esito di questa che solo qualche mese fa veniva considerata alla stregua di una scommessa.
Così mentre certi ambienti politici continuano ad attardarsi alla definizione di strategie di cartello, o ad appassionarsi alle nomine di potere, credo che questa lezione debba essere di monito a tutta la comunità, politica compresa – dice – che piuttosto che dividersi o isolarsi ha bisogno di fare squadra per l’ottenimento di obiettivi utili a tutta la comunità.
Serve un pressing straordinario ma anche un cambio di metodologia – continua l’esponente di Idea Indipendente – perché se riuscissimo a capitalizzare tutti questi interventi saremmo in grado di cambiare il volto della città nel giro dei prossimi 10 anni.
Il riferimento di Musillo è non solo al corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia che dal prossimo anno sarà ospitato a Taranto ma ad una serie di interventi che hanno bisogno di creare massa critica a livello territoriale.
Abbiamo bisogno di inanellare gli interventi e metterli a sistema – continua Musillo – perché l’intervento straordinario ottenuto grazie all’interno della Regione Puglia e del Polo Universitario (il rettore Uricchio e il direttore della scuola di medicina Gesualdo – ndr), insieme agli interventi attualmente varati per il cantiere dell’Ospedale Moscati, ma anche la recente ufficializzazione, tramite il CIS, delle risorse per il tecnopolo ambientale nell’ex Palazzo Frisini, dicono che quell’indirizzo di eccellenza ha bisogno di interventi concreti, tempi celeri, ma anche indirizzi di politica comune realizzati con la condivisione di tutti e non solo della politica delle stanze istituzionali.
Come Idea Indipendente lavoreremo a questo – termina Walter Musillo – convinti come siamo che l’informazione socializzata, l’intervento di esperti e tecnici esperti, la voce del terzo settore e del volontariato civile, nonché delle parti sociali, e un colloquio sempre più aperto con la comunità possano migliorare la qualità degli interventi finanziati o finanziabili. C’è bisogno di tutti. A cominciare da ogni singolo cittadino e dai 60 giovani studenti che dall’anno prossimo studieranno e faranno ricerca qui.
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