MASSAFRA, ARRESTATA DAI CARABINIERI “COPPIA DELLO SPACCIO”

L'operazione dei militari dopo l'intervento per una lite domestica

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Nella giornata di ieri – 15-9-2021 – i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Massafra hanno tratto in arresto B.V., 42enne, pregiudicato, e la convivente D.A. 38 enne, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I Carabinieri, allertati al 112 per una grave lite domestica accaduta in un appartamento di Massafra, in via Padre Abatangelo,  si recavano in forze per gestire l’intervento. Constatata la presenza del solo uomo all’interno dell’appartamento, i militari procedevano ad una perquisizione personale e locale, al termine della quale veniva rinvenuto un bilancino di precisione e una somma di denaro contante pari a 625 euro in banconote di vario taglio. Poco dopo, appurata la presenza della convivente in un appartamento diverso del medesimo condominio, i carabinieri procedevano ad una ulteriore perquisizione locale, rinvenendo in quest’ultimo appartamento un sacchetto contenente della sostanza stupefacente, e precisamente della cocaina dal peso di 26 grammi ed un pezzo di 60 grammi di hashish, e accertavano che la donna, scappata dall’appartamento dopo la lite con il convivente, aveva portato con sè il plico, conscia dell’imminente arrivo delle forze dell’ordine. All’interno dello stesso sacchetto, i militari rinvenivano altresì delle chiavi che consentivano l’apertura delle porte dell’ascensore dei vari palazzi del plesso. Avviata una accurata ispezione all’interno dei vani di accesso degli ascensori, i militari rinvenivano ulteriori 6 panetti di hashish dal peso complessivo di 600 grammi circa.

Al termine degli accertamenti, la droga, il bilancino e le banconote sono stati sottoposti a sequestro, mentre per la coppia è immediatamente scattato l’arresto e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari, mentre il compagno, già in affidamento in prova ai servizi sociali, veniva tradotto presso la casa circondariale di Taranto.

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