LUNEDI’ VIDEOCONFERENZA TURCO-MITTAL

PER AFFRONTARE LE QUESTIONI DELL'INDOTTO

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Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Mario Turco e la collega del Mise Alessandra Todde lunedì prossimo, con inizio alle 9.30, avranno una call conference con ArcelorMittal. All’ordine del giorno, la crisi dell’indotto e lo stato dei pagamenti di ArcelorMittal verso le imprese. Alla call parteciperanno anche Confindustria Taranto, Camera di Commercio e Prefettura. E a distanza di alcuni mesi che il Governo viene di nuovo coinvolto nella questione pagamenti delle fatture scadute. L’ultimo intervento risale a novembre scorso, quando una folta delegazione si spostò da Taranto a Roma e al Mise incontrò il ministro Stefano Patuanelli. Si era allora in una fase molto critica, con i pagamenti assenti da lungo tempo ed un presidio di protesta davanti alla portineria C della fabbrica, poi superato, dopo una decina di giorni, a fronte dello sblocco di alcune, prime risorse da parte di ArcelorMittal.

Da allora in poi, il Governo non ha più direttamente trattato la questione indotto, che è stata invece oggetto di confronto bilaterale, tra committente e fornitori. Ora alla call con i due esponenti di Governo si arriva dopo gli ultimi incontri che la stessa Confindustria Taranto ha avuto con ArcelorMittal e che, secondo quanto emerge dal fronte imprenditoriale, non ha dato segnali positivi. In uno degli ultimi confronti a fine luglio, l’azienda ha annunciato di aver emesso bonifici per circa 3 milioni verso le aziende, somma che però resta ben lontana dall scaduto vantato dalle sole realtà associate a Confindustria Taranto e che è di circa 38 milioni. Lunedì mattina si verificheranno quale stato di avanzamento c’è stato nel frattempo. “La situazione è pesante – dice all’AGI Vincenzo Castronuovo di Fim Cisl -, ma qualcosa forse si sta muovendo per i pagamenti da parte del committente Mittal. Oggi, per esempio, Iris, azienda appaltatrice del siderurgico, ci ha comunicato che paga gli stipendi di giugno”. “Il dato che preoccupa è che stiamo aprendo in questi giorni molto procedure di cassa integrazione nell’indotto -prosegue Castronuovo -. Enetec, Gitek, Iris, Semat e tante altre, stanno ricorrendo alla cassa. Le imprese chiedono la cig per tutto il personale in carico, poi, sull’effettivo utilizzo dell’ammortizzatore sociale, si regolano in base ai carichi di lavoro di cui dispongono e alla loro durata. Prevediamo comunque che le aziende chiudono la procedura di cassa integrazione ordinaria e tornino sulla cassa Covid visto che il Governo ha prorogato l’uso di questo strumento”. “Il vertice di lunedì con ArcelorMittal è una buona notizia, speriamo che serva davvero a fare qualche passo avanti”, conclude Castronuovo. (AGI)

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